Il primo approccio psicologico all'adolescente
L'adolescente è impegnato a consolidare l'immagine di sé in una rinnovata identità che integri i cambiamenti evolutivi: è in primo piano l'interesse per ciò che egli è e vuole essere. Tra i cambiamenti più vistosi c'è la maturazione fisica e la sessualità matura, a cui sono connesse tensioni, preoccupazioni, bisogni e fantasie nuove. Il pensiero raggiunge in questo periodo le caratteristiche dell'astrazione e della possibilità di ragionare per ipotesi. Collegate a ciò compaiono spinte verso l'indipendenza dalle figure genitoriali e l'esigenza di stabilire nuove relazioni e legami con i coetanei.
Possono facilmente sorgere angosce molto intense e preoccupazioni enfatizzate: ciò che all'adulto può apparire evolutivo, può essere soggettivamente vissuto dall'adolescente come permanente e pertanto portarlo a temere che ci sia qualcosa in lui che non funzioni adeguatamente.
Sebbene mostri interesse per un dialogo che lo riguardi, egli può al contempo presentarsi allo psicologo con cautela e con l'esigenza di salvaguardare la sua privatezza e un senso di sé autonomo che sta acquisendo proprio in questa delicata fase evolutiva. Egli può temere l'interessamento dell'esaminatore perchè portatore di una minaccia di un'eccessiva dipendenza, molto simile a quella genitoriale da cui sta cercando di emanciparsi.
Finalità specifica del colloquio con l'adolescente è quella di aiutarlo a definirsi ed individualizzarsi.
Blos divide l'adolescenza in 5 fasi: preadolescenza, prima adolescenza, adolescenza vera e propria, tarda adolescenza e post-adolescenza. Le ultime due sono fasi di consolidamento delle acquisizioni raggiunte nelle precedenti.
Preadolescenza è caratteristico l'aumento quantitativo della pressione istintuale che porta ad un investimento indiscriminato di tutte le modalità di gratificazione (libidiche e aggressive), di cui il bambino si era servito nei primi anni di vita. Non compaiono un nuovo oggetto d'amore o nuovi scopi sessuali, mentre tornano in superficie interessi orali ed anali che possono manifestarsi sotto forma di sfrenata turbolenza, voracità, piacere di sporcarsi, crudeltà verso gli animali e amore per il disordine. Riaffiorano anche desideri edipici e la paura di castrazione/invidia del pene.
L'assalto della sessualità infantile tuttavia non trova più le condizioni originarie: l'Io è ora consolidato e contrappone alle pulsioni dell'Es ed alle esigenze del Super-Io tutti i meccanismi di difesa di cui dispone. Si instaura una vera e propria lotta fra le istanze psichiche le cui fasi alterne divengono manifeste negli sbalzi inquietanti del comportamento, degli atteggiamenti e dell'umore del preadolescente. Il rendimento scolastico diminuisce, si presentano disturbi nell'attenzione e nella concentrazione, sogni ad occhi aperti e pensiero illogico proprio quando il preadolescente sta raggiungendo il pensiero formale.
In questo periodo vi è una vera e propria perdita dell'orientamento: il preadolescente non si ritrova più né col suo corpo, che fisicamente cresce e fa convergere su di sé molte delle preoccupazioni ed attenzioni, né con le modalità difensive che finora aveva abbastanza adeguatamente messo in atto. L'approccio al preadolescente deve tener conto della specificità del periodo; spesso si tratta di aspettare e rimanere con lui in questo processo.
Adolescenza è il periodo in cui si è ormai entrati nella pubertà e ci si prepara ad affrontare l'adolescenza vera e propria. La conclusione di questo periodo è più difficile da identificare, non vi sono segni che ne indicano l'uscita.
Sono due gli aspetti specifici della prima adolescenza: l'amicizia omosessuale, con grande valore emotivo, e con l'interiorizzazione di questo rapporto oggettuale, la formazione dell'ideale dell'Io. La scelta oggettuale è appunto di tipo narcisistico: il ragazzo ama l'amico perchè vede in lui l'immagine di ciò che gli piacerebbe essere e che pensa di non riuscire ad essere, vede in lui un ideale o un completamento di sé.
Obiettivo dell'adolescenza vera e propria è la formazione dell'identità sessuale oltre che la ricerca di oggetti eterosessuali. In questo periodo gli aspetti tipici dell'adolescenza si manifestano in maniera eclatante: l'ansia conflittuale, l'intensità della vita emotiva, la riattivazione dei conflitti (in particolare quello edipico) e parallelamente l'emergere di svariati meccanismi di difesa e di temporanee regressioni.
In tarda adolescenza il compito evolutivo è quello di elaborare un Io unificato e stabile nonostante l'eventuale presenza di arresti parziali a conflitti delle fasi precedenti.
La post-adolescenza è lo stadio di transizione dall'adolescenza, che gradualmente si estingue, all'età adulta che comporta l'armonizzazione delle componenti della personalità del giovane.
Approccio all'adolescente la segnalazione, per la prima volta, può giungere dal soggetto stesso che si autosegnala. Contestualmente egli non può essere portato di peso alla consultazione perchè il non rispettare la sua motivazione significherebbe schiacciare quel senso peculiare di identità nascente che caratterizza il periodo.
Se l'adolescente si autosegnala, si tratterà di investigare con lui le ragioni di questa scelta: può essere un modo per staccarsi dai legami col mondo infantile o, viceversa, può riflettere il desiderio di mantenerli senza accettare di procedere nel cammino della separazione/individuazione. Al momento dell'approccio iniziale comunque lo psicologo non sa a chi sarà in qualche modo associato, né se saranno mantenuti questi movimenti transferali che mutano molto rapidamente.
Sia che l'adolescente si autosegnali, sia che venga segnalato dai genitori, è utile, se non necessario, prima o poi contattare i familiari. L'adolescente deve essere informato, e bisogna spiegargli chiaramente lo scopo di ciò: conoscere cosa i genitori pensano di lui, quanto e se sono preoccupati del suo problema, raccogliere da loro informazioni sulla storia familiare e personale che egli può non essere in grado di fornire.
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Dettagli appunto:
- Autore: Salvatore D'angelo
- Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Diagnosi psicodinamica
- Titolo del libro: Psicologia Clinica. problemi diagnostici ed elementi di psicoterapia
- Autore del libro: A. Lis
- Editore: Giunti
- Anno pubblicazione: 1993
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