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Definizione di digitalizzazione



Vogliamo conoscere le fasi storiche che han distinto il nostro rapporto col testo negli ultimi 150 anni. Queste testimoniano che il mestiere di critico, filologo e lettore si evolvono e coinvolgono un orizzonte più vasto. La filologia moderna nasce e si sviluppa in un preciso contesto storico-culturale e con precisi fini. Nasce alla fine del 18° sec. Spesso l’evoluzione dei suoi concetti e delle sue metodologie coincide con la percezione del testo opera e autore che ogni supporto della comunicazione porta con sé. Il capitolo qui è dedicato alla natura del testo e alle sue relazioni con la storia dei supporti e dei creatori-produttori. Cesare Sagre ci dice che la natura del testo è condizionata dai modi della sua produzione e riproduzione, ad es. la parola textus nasce in un contesto giudaico-cristiano che riteneva le tavole scritte col dito di Dio. Quindi non mutano solo i metodi, ma anche lo stesso oggetto della filologia, ovvero il testo, a causa della rivoluzione digitale. Questa a sua volta si iscrive in un movimento sociale e culturale più ampio. Nel cap.5 poi ci si chiede cosa si può fare oggi in ambito filologico e critico-testuale con un calcolatore. La 3° è un domanda, ovvero cosa potremo fare con le tecnologie? Sgretolando la nozione di autorship ha senso parlare ancora di edizione critica e la filologia non viene travolta.
Conseguenze della digitalizzazione. I 2 pilastri su cui poggia l’edificio testual-culturale moderno (autorship e stabilità) sono stati garantiti nei secoli dalla materialità della fonte. Tutti i progressi tecnici (fotografia, stampa, film) han garantito il primato della materialità della fonte. Ma nel digitale un documento passa dal materiale all’immateriale, disfacendosi in bit (= codifica = passaggio dall’analogico al digitale). La filologia elettronica nasce con le prime riflessioni su tale problema. Ci son 2 problemi in ballo: salvaguardare il dato storico (accesso) e un problema di conoscenza attraverso i dati. L’informazione è composta di dati=elementi. I dati stabiliscono relazioni che rimandano a fatti della realtà. Orlandi sottolinea l’importanza dell'informatica in tale campo. Il dato informatico non è dunque neutro ma tocca l’essenza delle discipline umanistiche, le quali gestiscono informazioni.

Tratto da SCRITTURA NELL'ERA DIGITALE di Dario Gemini
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