Oggetti di studio di Dumezil

Le osservazioni principali dei suoi studi furono: coincidenze di vocaboli religioso-istituzionali di italici, celtici e indo-iranici, concomitanze tra la triade romana e la triade eugubina..le aggiunte ulteriori della sua carriera confermeranno solo le sue tesi. Sembra dunque quasi che Dumezil più che dimostrare l'ideologia funzionale, la presupponesse, ossia ne fosse convinto. Per quello che riguarda l'idea di campo ideologico, del 41: ideologico = designa i 2 livelli strutturali attingibili con la comparazione indoeuropeistica = il quadro ideologico tripartito e il campo ideologico, specifico di ciascuna cultura, definito la forma di senso morale, immaginazione, gusto, spirito ecc. che non permette ad esempio ai miti di prosperare in essa se non rimodellandosi su certi tipi e orientandosi in certi sensi. Il campo ideologico romano è confrontato con quello celtico, indiano, iranico. Tra i 3 confronti quello india-Roma appare il più significativo...E' strano che Dumezil preferisca confrontare con Roma culture come quella indiana e iranica che han solo connessioni linguistiche con essa, e non a esempio italici e greci. Quindi da un lato Dumezil allarga le prospettive storiche grazie al confronto con quei popoli...dall'altro le restringe perchè esclude ciò che non è compatibile con il quadro ideologico tripartito. In ogni caso l'autore dà l'impressione di ricostruire una mentalità più che un orientamento storico-culturale. Secondo Dumezil i romani penserebbero storicamente, nazionalmente, empiricamente e giuridicamente, contro gli indiani che pensano favolosamente, cosmicamente, filosoficamente, moralmente ecc.. Secondo Dumezil perchè anzitutto il passato dei romani è prossimo, storico e non mitico, perchè essi rimandano tutto a se stessi...sono comunque riferimenti a un modo di essere, più che di pensare. Ma tale idea secondo cui i romani pensavano storicamente per il loro spirito di soldati-contadini appare insoddisfacente. Però la distinzione di Dumezil è inquinata dal fatto che le categorie che egli riconosce sono proprie della cultura occidentale, da essa generate.