La forma di governo degli Usa
La costituzione è stata firmata nel 1787. E' incredibile la lungimiranza con i quali i padri costituenti scrissero questa carta, così flessibile in grado di adeguarsi , da una neonata terra, ad una potenza mondiale. I 27 emendamenti fin'oggi apportati, di modifica, al sistema di governo, comunque non hanno intaccato la cornice tracciata dai padri fondatori. Tra i vari disaccordi dei padri costituenti, c'erano due cose su cui erano tutti d'accordo : 1) la divisione dei poteri tra organi indipendenti, 2)e la creazione di un sistema di pesi e contrappesi. Per evitare concentrazioni troppo froti di poteri.
Ma il governo con poteri divisi e autonomi, non doveva essere un governo debole, o paralizzato, ma anzi un forte potere centralizzato per tenere unito il nuovo stato federale.
Era pervisto un presidente dell'esecutivo, e dello stato, eletto da un collegio apposito (i grandi elettori),, un organo legislativo, il congresso, con camera e senato, nella prima , con rappresentanza proporzionale ai voti del popolo, e nel senato con rappresentanza uguale di ogni stato federato.
L'esecutivo e legislativo erano indipendenti, senza che uno potesse sciogliere l'altro o viceversa, l'equilibrio si basava su un dualismo paritario.
Infine era presvisto un organo di garanzia la corte suprema , membri di tale corte nominate dal presidente con ratifica del senato, la quale risolve i conflitti che nasocno tra i vari organi.
La separazione dei poteri fu importante anche in senso verticale cioè, l'ampia autonomia lasciata ai vari stati della federazione, competenti e autonomi in qualsiasi materia, tranne quelle espressamente enunciate dalla costituzione.
Il presidente e l'evoluzione presidenzialista del sistema di governo
Il ruolo centrale che ha attualmente il presidente nel sistema di governo americano, è frutto di trasformazioni politiche istituzionali nazionai e internazionali(tra i quali i profondi cambiamenti economici, e le due guerre).
Si decise nell'assemblea costituente, che la votazione del presidente avvenisse da un collegio apposito, per rendere indipendente il presidente dal congresso. Ma questo sistema non fu disciplinato a dovere ma si rinviava alla legge. Cosicché nelle prime elezioni, i grandi elettori , furono nominati dalle assmblee legislative. E i candidati alla presidenza dalle assemblee dei due maggiori partiti. In questo modo legislativo ed esecutifo si fodavano, andando ad assomigliare molto piu ad un sistema parlamentare. La trasformazione avvenne dall'elezione di Jackson , dove la scelta dei candidati era fatta attraverso un assemblea nazionale, in questo modo si toglieva dalle mani dei partiti e del congresso ogni possibilità di invasione nel campo dell'elezione presidenziale.
Continua a leggere:
- Successivo: Il processo di elezione del presidente negli Usa
- Precedente: Il presidente della Repubblica e il rapporto con il primo ministro
Dettagli appunto:
-
Autore:
Antonio Grisolia
[Visita la sua tesi: "Democrazia e Internet"]
- Università: Università degli Studi della Calabria
- Facoltà: Scienze Politiche
- Docente: Silvio Gambino
- Titolo del libro: Forme di governo, esperienze europee e nord-americana
- Editore: Giuffrè
- Anno pubblicazione: 2007
Altri appunti correlati:
- Diritto costituzionale comparato
- Appunti di Diritto pubblico
- Storia contemporanea
- Diritto Ecclesiastico
- Seminario "Giustizia e Modernità"
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Stato senza nazione: dibattito su un Risorgimento fallito
- La Grande Nazione: modelli costituzionali nella Rivoluzione francese
- L'istituto della grazia nell'ordinamento costituzionale italiano
- Il "Governo del Presidente": patologia o fisiologia del parlamentarismo italiano?
- La Quinta Repubblica francese tra tradizione e innovazione
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.