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I comportamenti dei leader


In alternativa all'approccio dei tratti nascono due filoni: da un lato ricerche sul comportamento del leader e dall'altro l'approccio situazionista.
Una delle ricerche classiche è quella di Lewin, Lippitt e White su tre stili di leadership (con adolescenti):
Autocratica (organizza e dirige attività, distaccato con i ragazzi);
Democratica (discute in gruppo le decisioni, è amichevole)
Permissiva (interviene poco e lascia liberi di agire).
Vengono osservati i dati in base a due variabili: produttività di gruppo e clima sociale. La miglior conduzione è quella democratica.
La considerazione (aiutare i sottoposti, essere amichevoli) e il dare origine ad una struttura (indurre a seguire regole, mantenere gli standard produttivi) appaiono indipendenti ma non opposte e sono simili alle due dimensioni di Bales (specialista del compito o delle relazioni).

Blake e Mouton, con la loro Leadership Grid, parlano di “interesse per le persone” e “interesse per la produzione”.
Emergono 5 stili di leadership:
Povero o laissez faire: basso interesse per le persone e per la produzione.
Circolo ricreativo: alto orientamento alle persone e basso alla produzione.
Orientato al compito.
Metà strada: interesse medio per il compito e per la relazione non trascura nessuno
Team: alto orientamento alla produzione e alle persone.
Lo stile più efficace è quello altamente orientato a persone e compito ma altri studi disconfermano perchè esistono anche altri fattori legati al contesto.

Tratto da I GRUPPI SOCIALI di Alessio Bellato
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