Il mito dell’Etiopia e il caso della Liberia
Il mito dell’Etiopia si deve essenzialmente a questo: essa fu l’unico stato africano a rimanere immune dalla dominazione straniera (eccetto i cinque anni sotto l’Italia), ad ingrandirsi e rafforzarsi negli anni della corsa all’Africa e a trovare in se stesso le forze per modernizzarsi e procedere verso lo sviluppo. Possedeva una storia millenaria ed era ritenuto la patria d’origine del cristianesimo. Uno regno di neri forte e orgoglioso, un esempio per le nazionalità sottomesse; un punto di riferimento per tutti i neri umiliati; una conferma del fatto che i neri non erano inferiori ai bianchi.
Anche la Liberia, e in un certo qual modo la Sierra Leone (che però era guardata con meno interesse perché era comunque inserita nel contesto del colonialismo britannico), erano nel XIX secolo l’oggetto delle speranze dei neri di tutto il mondo. Si trattava di due stati composti da schiavi emancipati ritornati in Africa dopo l’umiliazione della schiavitù. Diversamente dall’Etiopia, Sierra Leone e Liberia possedevano istituzioni di stampo occidentale e la loro indipendenza più che dalla propria capacità militare era dovuta alla protezione di g.b. e usa; questo era al contempo amaro (perché non erano stati che avessero conservato la loro tradizione come l’Etiopia) ma anche positivo, perché dimostrava che gli africani potevano utilizzare quanto di buono c’era in occidente per costruire la loro Africa.
Siamo nella prima metà del 1800, l’Africa è ancora in gran parte indipendente ma è umiliata dalla tratta degli schiavi e i pochi intellettuali neri si interrogano su quale sarà il suo futuro. Vi era un gran bisogno di miti ed Etiopia e Liberia si prestavano bene a costituire i simboli della futura Africa sviluppata. L’euforia nei confronti della Liberia scemò presto: nella seconda metà dell’ottocento fu chiaro a tutti quanto stesse diventando corrotto il governo della Liberia; gli schiavi emancipati nutrivano sentimenti al limite dello spezzo verso i nativi locali e invece di aiutarli ad evolvere si limitavano a cercare di arricchirsi personalmente. Più continuò è invece stato il mito etiope: anche quando fu piegata dall’occupazione italiana l’Etiopia non cesso mai di essere il modello e lo scrigno della millenaria storia africana.
Continua a leggere:
- Successivo: Panafricanismo e negritudine
- Precedente: Le origini del nazionalismo africano
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.