Riforme ed ammodernamento in Africa
Oltre che espansione e rafforzamento gli stati africani furono anche interessati da processi di modernizzazione. In alcuni di essi le riforme furono portate avanti dai sovrani in maniera molto incisiva. Anche in questo caso rimandiamo al libro per la trattazione dei casi più interessanti.
In questo capitolo abbiamo sempre usato la parola stati, ma è necessaria una precisazione: non si trattava dello stato-nazione come lo intendiamo noi europei oggi, anzi spesso le realtà statali africane erano multietniche ed il potere era basato sulla capacità militare o sulle credenze religiose. Non esistevano concetti di popolo guidato dal suo capo carismatico, almeno per la maggior parte degli stati africani. Stati quindi si, ma non in senso europeo, ma africano. Il sovrano ad esempio decideva vita e morte dei suoi sudditi e non doveva sottostare a nessuna legge scritta preesistente o a lui superiore; non c’erano costituzioni, non c’era lo stato di diritto; si trattava di domini assoluti.
Ciò non di meno questi stati africani erano in evoluzione e stavano “costruendo se stessi”. Questo processo fu troncato introno agli anni ottanta dalla corsa all’Africa da parte delle potenze europee e non possiamo quindi dire a quali conclusioni avrebbe portato: se una brutta copia del modello europeo o qualcosa di diverso, migliore o peggiore.
Continua a leggere:
- Successivo: L’africa degli europei: le ragioni del colonialismo in Africa
- Precedente: Stati e tribù africane fra 1800 e 1870
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.