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Rapporto tra guerrieri e città nel Medioevo



Come interpretare dunque attraverso queste opere l'ideologia dei guerrieri verso la citta e i borghesi in ascesa? Ci sono 3 tipi diversi d comportamento. 1)atteggiamento di BRAMOSIA, i guerrieri sono attratti dalle ricchezze della citta, solo per sfruttarle, senza cambiar genere di vita. È la città preda. 2) IDEALIZZAZIONE. La città non è solo bella, buona e ricca, ma anche luogo di coabitazione armoniosa per classi diverse, sotto il re. È l'utopia sociale urbana. Nel XII sec in gran parte delle citta abitano mercanti e borghesi, mentre di baroni e cavalieri sono castelli e foreste. 3) nel perceval vediamo una immagine forte. Mentre prima vedevamo l'antitesi tra sistema di valori guerriero e borghese, espresso sia a livello antropologico (pratiche alimentari, modo di vestire e armarsi, condizioni abitative)...con l'episodio di Gauvain i guerrieri vedono la citta cosi com'è, ovvero un sistema di organizzazione economica, sociale, politica e culturale non solo diverso da quello della nobilta guerriera, ma anche OSTILE. Unico baluardo dei guerrieri è la monarchia, instabile e ormai urbanizzata. La 2a metà del sec XII è dunque il momento in cui le lacerazioni dei guerrieri di fronte alle citta che li attraggono e li preoccupano al tempo stesso sono bene espresse dall'ambiguità biblica della città: Babilonia o Gerusalemme? Ma nel medioevo avranno fortuna anche altri motivi, come quello della citta meravigliosa piena di luoghi magici. Ma alla fine del sec XII la sostanza dell'immaginario urbano è proprio questo oscillare tra citta-paradiso e citttà inferno, tra gerusalemme e babilonia.

Tratto da L'IMMAGINARIO MEDIOEVALE di Dario Gemini
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