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Fatica e monotonia. I primi studi di psicologia industriale


Vennero effettuati esperimenti dove si pretendeva di stabilire una soglia standard di fatica valida per tutti gli addetti ad una determinata mansione senza tener conto di fattori come età, allenamento, costituzione fisica ecc.
Si scopre che fatica e monotonia sono legate da interazioni; entrambe provocano un rallentamento dei ritmi lavorativi.
La noia può essere ridotta quando il lavoro è complesso e ricco di significato o al contrario, quando è talmente automatico che la mente può permettersi di pensare ad altro. Se invece, il lavoro richiede interventi saltuari che impediscono l’evasione mentale, la noia è massima.
I metodi trovati per combattere la monotonia sono:
- rotazione delle attività
- retribuzione a cottimo
- collocazione degli operai che eviti l’isolamento fisico e favorisca la formazione di gruppi spontanei
- periodi di riposo

Tratto da STORIA DEL PENSIERO ORGANIZZATIVO di Priscilla Cavalieri
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