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La pubblica amministrazione e l'interpretazione dell'atto

La pubblica amministrazione e l'interpretazione dell'atto


Il comportamento dell'amministrazione non può essere considerato quello antecedente l'emanazione dell'atto o meglio l'avvio del procedimento, di cui il provvedimento da interpretare è atto conclusivo: il precedente può avere rilievo per l'interprete quale espressione di una prassi amministrativa, qui irrilevante all'ambito di una interpretazione extratestuale del provvedimento.
Ma sarà sopratutto l'eventuale agire dell'amm. dopo l'emanazione del suo atto, agire diretto a dare esecuzione al medesimo, a costituire quel comportamento giuridicamente rilevante per l'interpretazione extratestuale dell'atto.
Ciò non ricorre per tutti i provvedimenti, in quanto non sempre la produzione degli effetti dipende da un agire dell'amm., ma dall'utilizzo che del provvedimento fa l'amministrato. In diversa ipotesi risulta fondamentale per l'interprete, il comportamento che l'autorità ha in sede di esecuzione di un suo  provvedimento: es. presa di possesso di un immobile (verificare se il precetto sia più pertinente ad una occupazione temporanea o ad un provvedimento ablatorio).
Riconoscere al responsabile del procedimento una rilevanza interpretativa è un errore: si legittima un'operazione ermeneutica sulla base di un elemento personale non consentito dal diritto positivo.
L'analisi del comportamento dell'autorità agente domina del procedimento dovrà quindi limitarsi a quegli elementi solo oggettivi del suo agire procedimentale (es. richiedere di acquisire un parere, indire e gestire una conferenza di servizi, volere o ottenere un accertamento tecnico).
Il concetto di comportamento complessivo acquista connotazioni diverse, la cui variazione dipende dal tipo di provvedimento e i rapporti che esso ha con altri momenti dell'azione amm.
Alcun problema, in sede di interpretazione sistematica del provvedimento, presenta l'applicazione della norma che dispone per il contratto l'interpretazione complessiva delle clausole.
Anche gli elementi accidentali dell'atto amm. che concorrono a determinare il precetto autoritativo contenuto nel provvedimento, si interpretano le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuno il senso che risulta dal complesso dell'atto.
La norma principe non dimentica di imporre all'interprete un'analisi complessiva, di tipo strettamente testuale, per quelle articolazioni accessorie presenti nel provvedimento, la cui singolarità può essere colta soltanto con una visione ermeneutica unitaria, per questo la disposizione dettata per l'interpretazione del contratto, non riceve difficoltà ad essere applicata anche nei confronti del provvedimento amm.

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Beatrice Cruccolini
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