Morale e religione in Mill
A fondamento della morale sta per lui l’utilità. Egli però a differenza di Bentham opta per una determinazione qualitativa dei piaceri e non semplicemente per un calcolo meramente quantitativo. A proposito della religione egli sostiene che essa sia assolutamente conciliabile con la conoscenza scientifica del mondo. Sono le conoscenze scientifiche anzi ci fanno notare come debba esserci una forza superiore al creato che mantenga l’ordine dell’universo e agisca per un fine. Questa forza non è onnipotente ma è da identificarsi al massimo con un Demiurgo dalle capacità finite a causa anche della materia sulla quale egli agisce (che è di per sé finita). Per questo motivo l’uomo non può affidarsi totalmente alla provvidenza ma deve adoperarsi per migliorare il mondo.
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della filosofia contemporanea
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