Nuovi impieghi per gli immigrati asiatici negli USA

Gli immigrati asiatici sono diventati elementi di vitale importanza, sia ai livelli più alti (come ingegneri, manager e capitalisti) sia a quelli inferiori (come operai industriali e lavoratori a cottimo), all’interno dell’industria del software, della manifattura dell'hardware e dei sistemi correlati di distribuzione, soprattutto nell’industria dei semiconduttori.

Gli imprenditori asiatici immigrati, molti dei quali sono stati formati negli Stati Uniti e hanno già lavorato per grandi società, sono diventati elementi chiave della catena di fornitura nell’industria dell’information technology. Gli immigrati, provenienti soprattutto da Taiwan e da Hong Kong, gestiscono piccole società che costituiscono la base produttiva delle aziende a orientamento globale della zona.
Gli imprenditori indiani giocano un ruolo fondamentale nella gestione di società legate a Internet.

Imprese gestite da immigrati asiatici assumono principalmente donne del Sudest asiatico e non iscritte ai sindacati, come “lavoratrici temporanee” con un contratto a termine di novanta giorni. Alla scadenza del contratto, possono venire riassunte immediatamente, senza alcuna variazione di stipendio, senza la sicurezza di un lavoro fisso e senza un sindacato che le tuteli. Fin dall’inizio degli anni Ottanta, il lavoro di assemblaggio a domicilio è stato appaltato a comunità del Sudest asiatico.
I lavoratori a domicilio guadagnano quattro-cinque dollari all’ora. A volte il lavoro è pagato al pezzo e anche facendo ore extra le persone non riescono a raggiungere il salario minimo.
Così, i lavoratori del Sudest asiatico fanno dentro e fuori da industrie di elettronica, tessili e alimentari, in balia delle fluttuazioni di mercato e con stipendi al di sotto del minimo sindacale: sono l’ultimo anello della catena produttiva e invisibili al resto della società.
La ristrutturazione globale dell’economia dell’elettronica e dell’information technology ha così inserito gli immigrati asiatici sia al vertice sia al livello più basso delle reti di produzione.