Stili educativi e gestione delle regole in adolescenza
Importante per l’adolescente-figlio è il clima familiare ed educativo precedente all’attuale fase di vita: essere riusciti, in quanto genitori, a soddisfare il bisogno di sicurezza ed affetto del bambino, garantendogli sin dall’infanzia spazi di autonomia che stimolino all’indipendenza, significa in un certo senso avere “preparato” in modo funzionale ed emancipativo la successiva adolescenza.
Alcuni modelli teorici che hanno individuato diversi stili educativi caratterizzanti diversi climi familiari sono gli studi di Maccoby e Martin (1983) e quelli di Baumrind (1971).
Due sono le dimensioni individuate dai due primi autori: permissività/severità (descrive la libertà lasciata dai genitori ai loro bambini, per cui si passa da un estremo in cui i genitori tollerano ogni comportamento del bambino e non pongono regole precise, ad un estremo in cui i genitori impongono continue restrizioni e chiedono totale obbedienza) e sollecitudine/ostilità (descrive la quantità d’affetto che i genitori mostrano verso i loro bambini. A un estremo avremo quindi genitori pronti e attenti alle sollecitazioni del bambino, all’altro estremo troveremo genitori freddi e disinteressati). A seconda della combinazione di tali dimensioni, avremo stili educativi e atmosfere familiari diverse associabili a comportamenti differenti manifestati nel tempo dal bambino.
La classificazione degli stili educativi più ampiamente utilizzato è quello di Baumrind, la quale descrive quattro stili genitoriali:
- funzione genitoriale autoritaria: un clima familiare autoritario faciliterà il crescere di figli adolescenti non equilibrati dal punto di vista psicologico e con un difficile inserimento scolastico: gli adolescenti di queste famiglie sono in genere ansiosi, controllati, protetti. I genitori impongono regole rigide a cui essi devono obbedire senza discussione: sono frequenti le punizioni, anche di tipo fisico;
- funzione genitoriale permissiva: in famiglie con clima permissivo i figli adolescenti presenteranno un buon equilibrio psicologico e una buona motivazione allo studio. Questo tipo di funzione non offre però stabilità e coerenza circa le regole, lasciandoli più scoperti rispetto ad eventuali situazioni di disagio o devianza. I genitori sono tolleranti e indulgenti, non ricorrono a punizioni e non impongono regole, aspettando che siano i figli ad autoregolarsi;
- funzione genitoriale autorevole: in un clima di tipo autorevole avremo figli adolescenti equilibrati, motivati allo studio, adattati dal punto di vista sociale. I genitori, pur gestendo la loro posizione e mantenendo il loro ruolo, cercano di capire il punto di vista dei figli, e solo raramente ricorrono a punizioni. Il clima è di comunicazione e di scambio e rende facile la soluzione di problemi;
- Funzione genitoriale trascurante e di rifiuto. E caratterizzata da atteggiamenti di disimpegno e disinteresse nei confronti del bambino e di ciò che fa: non vengono controllate le sue attività, non viene fornito alcun sostegno e si danno poche spiegazioni su eventuali regole sociali. I figli adolescenti presentano frequentemente comportamenti devianti, insieme a difficoltà scolastiche e disturbi sociali: si sentono trascurati e non voluti o accettati.
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Dettagli appunto:
- Autore: Anna Bosetti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze dell'Educazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Psicologia dell'educazione
- Docente: Ilaria Grazzani Gavazzi
- Titolo del libro: Adolescenza e compiti di sviluppo
- Autore del libro: E. Confalonieri, I. Grazzani Gavazzi
- Editore: Unicopli
- Anno pubblicazione: 2002
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