Antifonte e la legge come accordo
ANTIFONTE Visse ad Atene nella seconda metà del V secolo. In lui è ancor più accentuato il carattere egualitario. Scrisse Sulla Verità, Sulla concordia, Il politico. Le leggi sono frutto di un accordo, tanto è vero che un individuo che le infrange ma non è scoperto, non subisce alcun danno. Le norme dettate dalla natura invece se infrante danneggiano colui che le infrange. Ancora una volta egli nota come le leggi della comunità entrino i contrasto con le leggi della natura: sia Greci che barbari respirano attraverso le narici e la bocca. Questo da una parte rivendicava l’uguaglianza naturale tra gli uomini, ma non implicava obbligatoriamente un’uguaglianza politica, dunque democratica anche perché la democrazia ateniese faceva comunque una netta distinzione tra liberi, schiavi e meteci (stranieri abitanti di Atene).
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Filosofia antica
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