I costi e la loro classificazione

Il flusso dei costi è rappresentato dall’acquisizione dei fattori produttivi (Costo = n° prodotti x prezzo di acquisto) e dal processo di trasformazione aziendale; il flusso dei ricavi si ottiene attraverso la vendita di beni e servizi (Ricavo = n° prodotti x prezzo di vendita). Quando flusso di ricavi > flusso di costi si ottiene un utile d’esercizio; se flusso di ricavi < flusso di costi si verifica una perdita d’esercizio.
I costi sono così classificati:

in base alla natura (es. materie prime , manodopera, pubblicità)
in base alla loro variabilità rispetto al volume di produzione: variabili o fissi. I costi variabili aumentano all’aumentare del volume di produzione; i costi fissi rimangono costanti nonostante il volume (es. personale amministrativo negli uffici). Sui costi variabili si può influire, suoi costi fissi è molto difficile. Costi variabili totali = costo variabile unitario x volume di produzione. Costi misti totali = Costi fissi totali + Costi variabili totali.
In base alla modalità di imputazione: diretti o indiretti. I costi diretti sono imputati direttamente al prodotto finale (es. costi variabili, personali di manodopera, tecnici); i costi indiretti necessitano di procedure di ribaltamento (es. costi fissi, personale di manodopera ma su più prodotti, personale di pulizia) o procedimenti logici per andarli a imputare al prodotto finale (perché non incidono sul prodotto direttamente). I costi diretti si attribuiscono (imputazione oggettiva) così: quantità di risorsa x prezzo unitario; oppure possono essere imputabili interamente ad un unico oggetto. I costi indiretti necessitano di essere ripartiti (su base unica o su base multipla secondo il principio causale) così: costo da ripartire x coefficiente di ripartizione. Se si tiene conto solo dei costi diretti si parla di costo parziale; se invece si tiene conto di tutti i costi, compresi gli indiretti attribuiti per prodotto, si parla di costo pieno.