eEurope 2005. Economia fondata sulla conoscenza

Negli ultimi anni l’innovazione ha rappresentato uno dei principali obiettivi di tutti i paesi sviluppati. La crescita dell’utilizzo delle tecnologie di I&C ha comportato un aumento di competitività e produttività di quegli Stati che maggiormente hanno investito in questo settore. I governi assumono un ruolo di orientamento e indirizzo dei processi di innovazione, attraverso un riassetto normativo che stimola e accompagna il cambiamento. Nel 2000 la Commissione europea ha definito due strategie rivolte al sostegno e alla promozione dell’innovazione: il piano d’azione eEurope 2002, sostituito dal nuovo piano eEurope 2005, che definisce un insieme di misure e azioni che gli Stati devono adottare per promuovere l’adozione delle tecnologie digitali, per portare a tutti i cittadini i benefici di internet (politiche di formazione, promuovere l’utilizzo di internet con il piano 2002; servizi pubblici e per l’e-business, e aspetti legati alla sicurezza – servizi governativi interattivi, digitalizzazione dei servizi sanitari, formazione on-line, banda larga - con il piano 2005); il “piano per l’innovazione in un’economia fondata sulla conoscenza”, che fissa gli obiettivi comuni per le politiche di innovazione degli Stati membri (legislazioni favorevoli all’innovazione, crescita di imprese innovative ecc). L’Italia, rispetto agli altri Paesi, ha accumulato ritardi sotto vari aspetti, nel pubblico e nel privato, sia per l’introduzione delle tecnologie dell’ICT, sia nello sviluppo della società dell’informazione (pochi investimenti in ricerca e sviluppo ICT, scarsa consapevolezza delle potenzialità della rete e penetrazione di internet nelle famiglie ecc).