Valutazione comunicativa. Stakeholder e valutatore

Decisore: chiunque partecipi al processo decisionale, contribuendo alla decisione finale. Efficacia esterna: raggiungimento degli obiettivi relativi ai beneficiari del programma o del servizio (rispondere ai bisogni della popolazione a prescindere dalle implicazioni per le organizzazioni). Efficacia interna: raggiungimento degli obiettivi dichiarati. Efficienza: capacità di ottenere il massimo risultato con il minimo impiego di risorse. Servizio: progetto volto alla fornitura di attività.
Processo valutativo . La valutazione di integra con le attività di programmazione (costruzione di un insieme organico di azioni, con le quali si perseguono obiettivi specifici), progettazione (definizione operativa di un singolo intervento), intervento (fase esecutiva di un programma o si un progetto). Con la valutazione ex ante, si decide se avviare un nuovo programma o servizio; con quella in itinere, si correggono eventuali errori di percorso; con la valutazione ex post si cerca di capire e imparare dall’esperienza fatta, e per dare trasparenza a ciò che si è organizzato. Occorre però distinguere la valutazione in itinere (procedimento continuo, che intende seguire tutto il programma con un’attività più consulenziale che di ricerca) dalla valutazione intermedia (che si fa più o meno alla metà del programma) e dal monitoraggio (raccolta sistematica di dati, che servirà poi alla valutazione).
La valutazione partecipata . Bisogna valutare con gli stakeholder (decisori, che concorrono al processo decisionale; operatori, che prendono parte alla gestione; beneficiari), con gli esperti (giudici, testimoni, depositari di esperienza che li rende importanti fonti di informazioni), e con il valutatore (il ricercatore parte del processo). La carta dei servizi può essere vista come possibile processo e strumento di valutazione, indicando i principi fondamentali da rispettare nell’erogazione dei servizi pubblici, e fornendo informazioni sugli stessi servizi.