L' Ordinamento giuridico : un caso particolare
Gli Stati occidentali tendono ad avere un solo ordinamento giuridico, tuttavia una situazione di conflitto fra ordinamento statale ed ordinamento locale si è verificata proprio in Italia, generando poi il fenomeno del banditismo. In Sardegna venne sviluppandosi un corpo di norme; la storia della Sardegna è caratterizzata da un momento eccezionale che vede la comparsa di un apparato normativo scritto che per il tempo era particolarmente avanzato, tanto più che questo codice viene emanato da un sovrano donna: a metà del 1300 il signore di uno dei 4 Giudicati in cui era allora divisa la Sardegna, il Giudicato di Arborea (corrispondente all'incirca all'attuale provincia di Oristano) era Eleonora di Arborea. Eleonora emanò la “carta dello Stato”, una legge scritta che regola soprattutto i problemi che allora erano molto sentiti: l'utilizzo delle terre, le sanzioni contro l'abigeato, ecc.
Tale tradizione giuridica comportò la conseguenza che in certe aree montuose, per ragioni anche di tipo sociale, queste regole tradizionali continuassero ad essere osservate anche quando la Sardegna diventò parte del Regno di Piemonte e Sardegna e poi dello Stato Italiano. La zona in questione è la Barbagia, ovvero la zona montuosa intorno al Gennargentu. Gli abitanti di quella zona, dediti soprattutto all'attività pastorale, continuarono ad applicare le regole tradizionali, che sono diverse da quelle dello Stato italiano, soprattutto dal punto di vista delle sanzioni. Certi atti illeciti venivano puniti secondo le regole tradizionali molto duramente, e questo comportò un conflitto perché laddove le regole tradizionali prevedevano l'uccisione come punizione per alcuni reati, lo Stato italiano non poteva tollerare tale situazione. Questo conflitto porta nel corso del XIX sec. Al fenomeno del banditismo: gli antichi banditi sardi del 1800 non erano dei delinquenti, ma dei soggetti che per aver rispettato le regole tradizionali che erano diverse da quelle dello Stato italiano si ponevano al di fuori della legge italiana e di conseguenza erano ricercati. Molto spesso il bandito diventa tale perché opera una vendetta: un famosissimo bandito che si chiamava Giovanni Tola divenne un bandito perché ritenendo di aver subito un grave torto si vendicò massacrando di percosse il soggetto che lui riteneva responsabile e da quel momento visse 40 anni da bandito ricercato.
Il fenomeno venne poi studiato da un grandissimo studioso sardo, il quale ritenne di poter individuare nelle regole tradizionali un vero e proprio ordinamento giuridico alternativo a quello italiano. Nel 1955 uscì la monografia “La vendetta barbarigina come ordinamento giuridico”.
Nei Paesi occidentali questi episodi sono eccezionali, in Stati con tradizione giuridica molto diversa dalla nostra sono invece più frequenti. Ad esempio nell'Africa sub-saheliana si ha frequentemente un ordinamento statale e diversi ordinamenti tribali.
Nel trattare di questi ordinamenti giuridici bisogna tenere presente la concorrenza di questi diversi tipi di regole: infatti quando si studia ad esempio il diritto indiano bisogna fare i conti con un diritto “normale” ed un diritto “tradizionale”. Quest'ultimo tende a disciplinare questioni di interesse per società che hanno una struttura basata soprattutto su un'economia di tipo agricolo e di tipo pastorale, e tende soprattutto a regolare le problematiche relative alla famiglia ed alle successioni, nonché la proprietà fondiaria e l'utilizzo dei pascoli collettivi. Il diritto “normale” integra queste regole disciplinando fenomeni più recenti (le imprese).
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Autore:
Elisa Giovannini
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- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Economia
- Docente: Alberto Gianola
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