La nozione di modulo
Ogni sistema di input/modulo, è isolato dagli altri e dalle altre funzioni. Qualora ci fossero, al di fuori di esso, delle info utili al suo funzionamento, il modulo non le considererebbe.
Affinchè i moduli possano essere individuati come le cause di determinati effetti è necessario che siano incapsulati informazionalmente, cioè il loro processa mento non ha accesso a fatti che appartengono ad altre parti della cognizione.
Un’altra peculiarità dei moduli è la specificità di dominio, cioè il possesso di un dominio unico (il sistema di analisi fonologica con processi deputati a trattare il linguaggio parlato non sono gli stessi per il linguaggio scritto.
Quanti sono i moduli?
Modularità senza incapsulamento --> i sostenitori di qst teoria, affermano che l’incapsulamento informazionale (ogni modulo è isolato, non ha accesso ad altre parti della cognizione) non è una condizione necessaria per definire come modulo una data funzione. Per esempio sostengono che l’amigdala, data la sua posizione centrale nel cervello, è coinvolta in molte funzioni. pensa che le operazioni svolte in un modulo, sono esclusivamente interne ad esso (indipendenza funzionale) e non saranno influenzate da altre conoscenze presenti nel sistema cognitivo.
Modularità massiva --> secondo qst teoria, la max parte della cognizione è composta da moduli. Se fosse così, bisognerebbe considerare l’esistenza di un numero elevatissimo di moduli specializzati nei compiti più disparati come il riconoscimento degli uccelli, l’abilità in cucina…
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Dettagli appunto:
- Autore: Priscilla Cavalieri
- Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
- Esame: Psicologia dei Consumi
- Titolo del libro: La scelta imperfetta - Caratteristiche e limiti della decisione umana
- Autore del libro: a cura di Gabriella Pravettoni e Gianluca Vago
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