Competenza del paziente sulle proprie problematiche
Chi arriva da noi è competente delle sue questioni, sa di che cosa sta parlando, certo non metapsicologicamente ma lo sa di esperienza: questo è un punto molto importante perché ci ricalibra.
Della questione che lo caratterizza e di cui ci viene a parlare c’è un aspetto che è addirittura cosciente, un altro aspetto che è sicuramente legato all’inconscio ma in una modalità che siamo noi ad attivare questo è il punto di definizione nuova rispetto a questa della pura ripetizione definizione nuova dell’idea di transfert
L’idea di transfert come ve la sto suggerendo implica sia la scena primitiva i legami precoci, sia un punto nuovo e cioè quel sapere, quella competenza che è organizzata in termini di sapere di esperienza del nostro utente perché sia attivo, venga messo
in qualche modo al lavoro.
Ciò che si ripete non è esattamente meccanicamente la stessa cosa: c’è un aspetto del transfert che ha a che fare con la pura ripetizione, come relativa a un già accaduto e c’è invece il caratterizzarsi di qualcosa di nuovo in relazione a chi noi siamo e al modo in cui giochiamo la questione: qualifico questo secondo aspetto come Siamo soggettoetti supposti sapere il suo sapere ( voi capite che questo sapere non l’abbiamo,le vicende simbolico-relazionali della sua famiglia,ecc noi nl prima seduta specialmente non le sappiamo)
È un regalo che ci fa il soggetto perché prende la nostra persona come quel punto con cui potrà arrivare a rielaborare quegli elementi che gli sono massimamente cari, intimi :
ecco perché abbiamo tutte le ragioni come operatori di sentire la grande sproporzione che c’è tra la nostra persona e questo elemento , e il nostro fare da supporto a questa supposizione!!
Una delle grandi difficoltà del nostro lavoro è il fatto che siamo lì a sostenere l’itinerario di un sapere di cui non siamo i padroni perché chi in realtà il sapere sta dalla parte del nostro utente. noi abbiamo un sapere formale
chi siamo allora noi? se il sapere non è dalla parte nostra come normalmente ci si aspetta da qualunque bravo operatore e noi siamo in una strana e faticosa posizione, noi siamo gli attivatori di processi relativi a un sapere che il nostro soggetto è chiamato a produrre. è la nozione freudiana di rielaborazione: ricordare, ripetere, rielaborare…
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Dettagli appunto:
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Autore:
Beatrice Segalini
[Visita la sua tesi: "Il panico: un approccio integrato"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Metodi e tecniche di analisi della domanda nel colloquio psicologico
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