Neutralità dell'osservatore nel colloquio clinico
Che ne è della neutralità della scienza come la collochiamo?
La modalità classica di Freud per ridurre gli effetti controtransferali è qsta raccomandazione di essere impassibile => c’è l’idea di neutralità in opposizione logica all’inclinazione soggettoettiva.
Siamo tentati da questa ideologia della scienza che promuove la neutralità come una garanzia del suo sapere:il sapere scientifico si garantisce per il fatto che è un sapere neutrale le cui leggi non dipendono dai sentimenti dell’operatore d’accordo?
Noi come siamo invece implicati dal nostro oggetto?
Se io di un oggetto fisico o chimico misuro le coordinate verrebbe da dire che è indifferente la mia posizione di soggetto. noi invece come operatori non siamo
indifferenti e dunque ci mettiamo neutralità con punto di domanda.
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Autore:
Beatrice Segalini
[Visita la sua tesi: "Il panico: un approccio integrato"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Metodi e tecniche di analisi della domanda nel colloquio psicologico
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