Ordinamento professionale. Assegnazione di mansioni superiori
L'assegnazione di mansioni superiori
Come nel lavoro privato il lavoratore può essere adibita temporaneamente all'esercizio di mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore per obiettive esigenze di servizio.
Ma rispetto lavoro privato ci sono due ipotesi tassative che legittimano questa variazione:
il posto in organico deve essere vacante per non più di sei mesi, prorogabili fino a 12 se vengano avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti ma non siano ancora concluse
in caso di sostituzione di un altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, dalla durata dell'assenza
Un dipendente cui siano attribuite mansioni superiori ha diritto per il periodo di effettiva prestazione al trattamento previsto per la qualifica superiore.
Nel caso la disposizione del dirigente sia illegittima esso deve pagare il maggior onere economico che l'amministrazione deve sopportare, se ha agito con dolo o colpa grave.
L'esercizio di fatto delle mansioni superiori non ha effetto ai fini dell'inquadramento a differenza del settore privato dove svolgere mansioni superiori per oltre tre mesi configura il diritto all'assegnazione definitiva delle stesse (tranne che per sostituzione di un lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto).
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Dettagli appunto:
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Autore:
Barbara Pavoni
[Visita la sua tesi: "L'evoluzione della valutazione nel pubblico impiego"]
- Università: Università Politecnica delle Marche
- Facoltà: Economia
- Titolo del libro: Il lavoro pubblico in Italia
- Autore del libro: Carabelli, Carinci
- Editore: Cacucci
- Anno pubblicazione: 2010
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