Ordinamento professionale e disciplina delle mansioni nel lavoro pubblico

ORDINAMENTO PROFESSIONALE E DISCIPLINA DELLE MANSIONI NEL LAVORO PUBBLICO

I modelli di inquadramento del personale: tecniche per la valorizzazione delle professionalità

Art. 2095 cod.civ.
I lavoratori vengono catalogati come lavoro privato in dirigenti, quadri, impiegati, operai.

Secondo il D.Lgs. 165/ 2001 i dipendenti pubblici sono inquadrati in almeno tre distinte aree funzionali.

Il primo insieme di inquadramento generale dei lavoratori e quindi per aree o categorie definite con la tecnica delle declamatorie: formule convenzionali che rappresentano conoscenze, competenze e capacità richieste.

Le aree o categorie sono articolate in posizioni economiche o livelli economici o fasce retributive o fasce di merito.
Sempre nell'ambito delle aree o categorie si individuano i profili professionali.
Tutto ciò consente di identificare le mansioni, che è il più vicino possibile alla nozione privatistica di qualifica.
Le posizioni apicali sono al livello più alto all'interno della stessa area.

Le posizioni organizzative sono incarichi a tempo determinato di particolare valore e contenuto professionale, Specificamente retribuiti, che possono essere assegnati dai dirigenti, con atto motivato. In genere l'oggetto dell'incarico è lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzativa o attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione.
Sono uno strumento di flessibilizzazione rispetto alle rigidità dei sistemi di classificazione del personale.

Le mansioni e esigibili e il perimetro dell'equivalenza

Secondo il D.Lgs. 165/ 2001 il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto delle procedure concorsuali.

Il perimetro dell'equivalenza Andrebbe espressamente delineato dalla contrattazione collettiva.