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Lo Stato Città del Vaticano: natura giuridica ed ordinamento interno


Ci si intende occupare ora specificamente del Trattato Lateranense, ovvero di quell’Accordo che ha definitivamente segnato la fine della “questione romana” determinando l’abrogazione della legge delle Guarentigie, con la quale lo Stato italiano avena inteso assicurare alla Sede Apostolica una cospicua serie di garanzie reali e personali.
L’aspetto di maggiore rilievo del Trattato Lateranense consiste nella creazione di una nuova unità statale, che assicuri alla Santa Sede “l’assoluta e visibile indipendenza” e “una sovranità indiscutibile nel campo internazionale”: lo Stato della Città del Vaticano, sul quale “l’Italia riconosce alla Santa Sede la piena proprietà e la esclusiva ed assoluta potestà e giurisdizione sovrana”.
Di qui la tesi che sostiene la natura di Stato patrimoniale dello Stato della Città del Vaticano come “appartenenza a titolo di proprietà di tutto il territorio dello Stato al sovrano”.
Quanto alla natura giuridica dello Stato della Città del Vaticano, si evidenzia, oltre alla sua natura di Stato patrimoniale, lo stretto vincolo di strumentalità dello stesso rispetto agli interessi della Santa Sede.
Non sarebbe ipotizzabile che lo Stato della Città del Vaticano si arrogasse una sovranità disgiunta da questa.
Per esempio, si è osservato che qualora (per assurdo) il Pontefice decidesse di abbandonare Roma, verrebbe meno di diritto lo Stato della Città del Vaticano, il cui territorio sarebbe pertanto riacquistato dallo Stato italiano.

Tratto da DIRITTO ECCLESIASTICO di Stefano Civitelli
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