Skip to content

La sentenza di non doversi procedere nel processo penale


All’interno della generale categoria delle sentenze di proscioglimento, il codice pone una fondamentale distinzione tra sentenza di non doversi procedere e sentenza di assoluzione.
Soltanto le sentenze di assoluzione possono contenere un vero e proprio accertamento, che il giudice ha operato mediante le prove.
Pertanto solo queste sono idonee a fondare l’efficacia del giudicato nei processi civili, amministrativi e disciplinari.
Viceversa, le sentenze di non doversi procedere non contengono un accertamento del fatto storico, bensì si limitano a statuire su aspetti processuali che impediscono tale accertamento.
Per siffatto motivo, esse sono comunemente definite come pronunce meramente processuali.
Vi è un aspetto formale che è comune ai due tipi di proscioglimento.
Quando il giudice pronuncia una sentenza sia di non doversi procedere, sia di assoluzione, egli deve precisarne la causa, e cioè la c.d. formula terminativa che costituisce una sorta di riassunto della motivazione della decisione.

Tratto da INDAGINI PRELIMINARI, PROCESSO E SENTENZA di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.