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Il modello di e-government italiano


Nel 2000 viene approvato il “Piano d’Azione sull’ e-government: progetto per favorire l‘innovazione tecnologica nella P.A.
L’ambito di competenza di ogni ufficio viene superato da una rete peer to peer tra tutti gli uffici statali; una grande rete telematica a copertura nazionale in grado di interconnettere tutte le amministrazioni e gli enti locali e centrali che consenta, in condizioni di sicurezza, lo scambio di servizi e permetta al cittadino di comunicare direttamente con un unico sportello e in qualunque località d’Italia.
Il modello è composto da sei elementi chiave:
1) erogazione servizi: a imprese e cittadini con un unico punto di accesso anche se implicano l’intervento di più amministrazioni
2) riconoscimento digitale: Carta d’Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi e firma digitale
3) canali d’accesso: Internet, call center, cellulari
4) enti eroganti: back office
5) interoperabilità e cooperazione: standard di interfaccia tra le amministrazioni che consentano comunicazioni efficienti e trasparenti
6) infrastruttura di comunicazione: che colleghi tutte le amministrazioni

Il piano di e-government prevede incentivi alle amministrazioni che si faranno promotrici di progetti di valorizzazione del patrimonio informativo italiano attraverso la creazione di portali nazionali che consentano la fruizione del materiale informativo.
Le amministrazioni che richiederanno la registrazione del dominio gov.it dovranno prevedere la realizzazione di siti secondo standard di qualità definiti. Tutti i siti internet di carattere pubblico dovranno prevedere l’integrazione con meccanismi di riconoscimento elettronico: Carta d’Identità Elettronica (documento di accesso ai servizi della P.A. + riconoscimento) e Carta Nazionale dei Servizi (solo funzione di identificazione).

Tratto da TEORIA E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA di Priscilla Cavalieri
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