La comunicazione pubblica diffusa
Negli anni Sessanta McGregor rivoluzionò l’organizzazione aziendale con la sua contrapposizione tra le aziende con la “teoria X” (sfiducia capi – subalterni) e quelle che si affidavano alla “teoria Y” (coinvolgimento e motivazioni comuni). Aveva ragione. Nessuna azienda può pensare di realizzare una comunicazione efficace delegandola esclusivamente ai professionisti. Alla comunicazione diffusa si risponde con la formazione diffusa. I professionisti devono superare due sfide principali: il rapporto coi media e il sito Internet.
Continua a leggere:
- Successivo: I rapporti con la stampa
- Precedente: La comunicazione interna nel servizio pubblico
Dettagli appunto:
- Autore: Priscilla Cavalieri
- Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
- Esame: Comunicazione Pubblica
- Titolo del libro: Teoria e tecniche della comunicazione pubblica
- Autore del libro: Stefano Rolando
- Editore: ETAS
Altri appunti correlati:
- Teoria e tecniche della comunicazione pubblica
- Politica e media nell'età contemporanea
- L'età della propaganda
- Marketing nell’industria del turismo e dell’accoglienza
- Tecnopolitica. Democrazia e comunicazione
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- L’Information Technology in rapporto con la modernizzazione della Pubblica Amministrazione
- Istituzioni e partecipazione: la crisi della fiducia nel rapporto tra cittadini e istituzioni. Uno studio qualitativo tra gli studenti dell'Università degli Studi di Bergamo.
- Democrazia e Internet
- Viaggio attraverso la ''sala degli specchi'' dei quotidiani italiani
- La comunicazione politica nell'era di internet: siti e blog in Italia
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.