Controllo interno per valutare i rischi

PERCHÉ IL REVISORE DEVE COMPRENDERE IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO:
- Per identificare le tipologie di errori potenziali
- Per valutare i fattori che incidono sui rischi di errori significativi
- Per determinare
- La natura
- La tempistica
- L’estensione delle procedure di revisione
Tutto ciò in risposta ai rischi identificati.
IL CONTROLLO INTERNO È…
- UN PROCESSO
- SVOLTO DAL C.D.A.  ( o organo equivalente) dai dirigenti o da altri operatori della struttura aziendale
- CON LO SCOPO DI FORNIRE UNA RAGIONEVOLE SICUREZZA: nessuno si illude di avere un sistema di controllo interno perfetto, è impossibile! Però ci vuole una ragionevole sicurezza che il rischio sia ridotto.
- Serve per realizzare tre tipi di obbiettivi:
- EFFICACIA ED EFFICIENZA DELLE ATTIVITA’ OPERATIVE
- ATTENDIBILITA’ DELLE INFORMAZIONI DI BILANCIO
- CONFORMITA’ ALLE LEGGI E NORME IN VIGORE
Per ognuno di questi c’è un sistema di controllo interno. Questi obbiettivi sono tra loro interrelati.
APPROFONDIAMO LA DEFINIZIONE DI CONTROLLO INTERNO:
- è un processo: è quindi un mezzo mirato a un fine, non e’ un fine in se’ stesso . quindi non è un obbiettivo.
- è svolto da persone :non è quindi un insieme di manuali, diagrammi, documenti da aggiornare
- il management e il CDA si attendono da esso una sicurezza ragionevole, ma non assoluta sicurezza
- è rivolto a raggiungere degli obiettivi  in una o piu’ categorie che sono distinte ma che si possono anche sovrapporre
- è una definizione molto estensiva
il controllo interno è un processo di:
- pianificazione
- esecuzione
-  monitoraggio

Il controllo interno è una parte di questi processi e si integra con essi.
consente ai processi di funzionare, ne controlla l’andamento e ne verifica la pertinenza
il controllo interno è fatto da persone:
e’ attuato perciò:
- dal C.D.A.
- dal management
- e da altre persone
cioe’ da individui, dalle azioni che fanno e dicono e da come le svolgono