Il concetto di handicap nella legge 104/92
L’invalidità può tradursi in alcuni casi in una condizione di handicap; ciò accade quando a causa delle infermità o menomazioni funzionali (handicappati fisici: para e tetra plegici, spastici, mutilati; handicappati psichici, ecc…) o minorazioni sensoriali (ciechi e sordi) di cui è portatore, l’individuo ha maggiori difficoltà rispetto ad altri di realizzare i suoi legittimi obiettivi di inserimento nella vita familiare, sociale e lavorativa e di autonomia personale.
È giusto allora che la società offra alle persone che ne hanno bisogno i mezzi, servizi, sussidi e personale tecnico preparato al fine di superare per quanto possibile la condizione di handicap e agevolare il raggiungimento di un’effettiva condizione di libertà personale.
Continua a leggere:
- Successivo: Il significato e i contenuti della tutela giuridica delle persone handicappate
- Precedente: Tutela delle persone affette da sordomutismo nella giurisprudenza
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Medicina Legale, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: Compendio di medicina legale
- Autore del libro: L. Macchiarelli, P. Arbarello, G. Cave Boni, N.M. Di Luca e T. Feola
Altri appunti correlati:
- Medicina Legale
- Appunti di deontologia
- Medicina Legale per le professioni sanitarie
- Farmacotossicologia e Galenica farmaceutica
- Farmacologia
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.