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Diritto all’anonimato per l'interruzione di gravidanza


L’ospedale, la struttura socio-sanitaria, il consultorio poi il medico di fiducia cui la donna può rivolgersi devono garantire il diritto all’anonimato in tutti i casi, sia che la richiesta di interruzione sia presentata entro che oltre i 90 giorni.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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