Il piano di lavorazione del film
Una volta fatte queste operazioni, si hanno a disposizione gli elementi principali per organizzare il calendario delle riprese. Raramente un film viene girato a partire dalla scena numero uno: tutte le scene ambientate nello stesso luogo sono raggruppate e realizzate insieme. Girano invece in ordine cronologico i registi che costruiscono il film sull’improvvisazione, o vogliono far crescere gli attori con i loro personaggi. Ma dal punto di vista produttivo è un criterio dispendioso.
Il piano di lavorazione è la rappresentazione grafica, su ascisse e ordinate, del calendario delle riprese del film. Per compilarlo occorre essere in possesso di una serie di informazioni: data di inizio delle riprese, numero di giorni previsti (compresi i festivi), identità di tutti gli attori, date degli impegni con i teatri di posa e disponibilità dei set dal vero. Lo standard nella durata delle riprese è di circa quaranta giorni. Non c’è una regola per la disposizione delle scene più complesse.
Fino al momento di ricevere il piano di lavorazione, i vari reparti lavorano a ritmo ridotto, non avendo certezze sui tempi e i luoghi delle riprese. Non appena il piano di lavorazione è noto, i vari reparti si adeguano al calendario: ogni reparto dà la precedenza alla realizzazione del materiale necessario per le prime settimane, in modo da poter preparare il resto in tranquillità.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Esame: Storia e Critica del Cinema, a. a. 2008/09
- Titolo del libro: Il film. Dalla sceneggiatura alla distribuzione
- Autore del libro: V. Buccheri
- Editore: Carocci, Roma
- Anno pubblicazione: 2003
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