Le specificità valutative e gestionali
I venture capitalists che investono nelle imprese a base tecnologica basano il loro processo di selezione degli investimenti su alcuni criteri di allocazione:
1) la verifica della fattibilità tecnica del progetto proposto
2) l’esplorazione del potenziale di mercato
3) la valutazione del gruppo di fondatori e della struttura aziendale
4) la determinazione degli economics del progetto e l’analisi del pacchetto finanziario
Per quanto riguarda il primo punto la sua verifica risulta essere particolarmente critica quando il venture capitalist partecipa l’impresa tecnologica fin dalla fase della sua fondazione, per esempio effettuando l’operazione attraverso un fondo seed corn. Essa può essere verificata ricorrendo a un network di scienziati ed esperti che di volta in volta possono essere coinvolti nella valutazione, anche se si sono verificati rari casi in cui lo scienziato/ imprenditore era l’unico esperto della materia.
L’apprezzamento del potenziale di mercato (2) richiede di risolvere un grosso problema di natura informativa. Infatti gli investitori finanziari hanno spesso difficoltà a vedere il prodotto e i possibili ambiti di sbocco. Anche in questo caso è necessario disporre di un network di accademici e persone con una professionalità specifica al fine di verificare la correttezza e la sostenibilità della visione imprenditoriale con riferimento ai mercati di sbocco.
La valutazione dei fondatori e della struttura aziendale portano il processo di valutazione all’interno dell’impresa a base tecnologica possibile investimento. Una capacità chiave che devono avere gli operatori del venture capital è l’abilità di saper apprezzare le qualità del team manageriale e soprattutto:
- la capacità del gruppo imprenditoriale di portare a termine il progetto di R&S, se ancora in corso d’opera, e di trasformarlo in prodotto/servizio spendibile sul mercato
- la motivazione dello stesso gruppo di volere dare vita a un’azienda che crescerà nel tempo e che raggiungerà una dimensione importante
Tutti gli elementi ricavabili dalle analisi precedenti più le previsioni sulle voci di spesa e di investimento confluiscono nella redazione di un business plan (4) e nella determinazione della dinamica dei flussi di cassa attesi.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Alessandra Depaola
[Visita la sua tesi: "Obiettivi di performance e strategie aziendali. Il caso Krifi S.p.A."]
- Università: Università degli Studi di Ferrara
- Facoltà: Economia
- Esame: Economia delle aziende di credito
- Docente: Prof. Andrea Calamanti
- Titolo del libro: Corporate e Investment Banking
- Autore del libro: G. Forestieri
- Editore: Egea
- Anno pubblicazione: 2005
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