I formati seriali della fiction tv
Il panorama dei formati seriali è in continua evoluzione, senza dubbio è la serie che ha avuto le maggiori trasformazioni poiché è anche il formato più usato, si cercano nuove forme produttive per intercettare il pubblico che muta continuamente. Abbiamo quindi i Serial e le serie con i loro sottoformati (soap opere, telenovelas, sitcom).
Il SERIAL ha una struttura narrativa con una continuing story dominante, spezzettata in una serie di puntate superiore a quella della mini serie, cui si aggiungono story lines (linee narrative) secondarie necessarie ad alimentare la narrazione. La durata delle puntate varia (25/100). All’interno ci sono due formati:
- Serial aperti, a cui appartengono le soap opera e le grandi saghe familiari (es Dallas)
- Serial Chiusi, rientrano le telenovelas.
Entrambe sono girate quasi esclusivamente in studio, con attrezzature meno costose, dal punto di vista industriale si cerca di ottimizzare le risorse e i costi. La scrittura è affidata ad un reparto organizzato professionalmente a piramide con varie figure, la regia è plurale, più troupe su set diversi per realizzare quotidianamente una puntata trasmessa dopo qualche settimana. La differenza tra soap e telenovelas risiede nella presenza/assenza di una chiusura narrativa, nel numero e nella durata delle puntate.
SOAP OPERA: ogni puntata dura 25 minuti e il loro numero è indefinito. È un prodotto di lunghissima serialità adatto generalmente al pubblico femminile essenzialmente nel day time. Esiste però una tradizione radicata anglosassone che guarda la realtà delle classi medie destinata ad un target più trasversale nel prime time (es east enders). Le soap vengono fatte per essere potenzialmente protratte all’infinito (perciò Serial aperti). Sul piano narrativo le soap sembrano violare i cardini classici del racconto.
Manca la fine e anche l’inizio perché la prima puntata introduce lo spettatore in una situazione gia delineata. Hanno uno sviluppo narrativo fondato sulla ridondanza delle informazioni, del dialogo e non sull’azione, ciò consente al pubblico (che perde qlc episodio) di riprendere senza perdere il filo.
Configurandosi come neverending story, come racconto senza fine, la soap si affida ad un protagonismo corale basato su un'unica unità familiare destinato negli anni a cambiare, invecchiare il che garantisce un rinnovamento delle linee narrative.
Queste soap terminano per mancanza di budget o di materia narrativa e quindi trovano una risoluzione approssimativa solitamente lieta. Spesso capita che le soap vengono cancellate se hanno ascolti bassi.
(esempi sono un posto al sole 3, vivere, cento vetrine).
TELENOVELAS: genere popolare dell’industria tv latinoamericana, prevede un epilogo narrativo (serial chiuso); si parla di serialità medio/lunga. Formata da 100/200 puntate (50/60 minuti) si fonda tra un protagonismo individuale perlopiù femminile o di coppia, solitamente melodrammatico presenta un universo valoriale e un contesto alto borghese. La telenovela è arrivata in italia negli anni 90 grazie ai network privati (anche i ricchi piangono, terra nostra, la donna del mistero).
Le telenovelas brasiliane sono più raffinate. La telenovelas si basa sempre su una contrapposizione (uomo/donna, città/campagna..). esiste una vasta produzione di telenovelas di forte impatto sicuale.
LA SAGA: rientrano i serial anche titoli che apparentemente non lo sono, saghe come Incantesimo, Dallas, dynasty. Queste ultime sono incentrate sulle vicende di famiglie appartenenti all’alta borghesia, altro elemento che le avvicina alle soap di cui non rispettano né la durata né le formule. Sono comunque serial aperti.
LA SERIE: ha una strttura narrativa a episodi di durata tra i 25 (sitcom) ai 50/60 che si adattano ai generi più diversi.
Il protagonismo è individuale, o di coppia, si tratta di figure narrativamente e caratterialmente definite, chiamate a risolvere ogni volta un caso nuovo (plot episodico) che si basa su una struttura schematica e riconoscibile. Di quel che accade nei singoli episodi (solitamente una 20) di ogni stagione non resta traccia negli atri. (es starsky e hutch, l’ispettore derrik)
LA SITCOM: (Commedia di situazione) costituisce una serie dal tono leggero composta da 22/24 episodi per stagione della durata nn superiore ai 25 minuti. Girate prevalentemente in studio, rari i set esterni, sono modalità prediletta usa per raccontare la contemporaneità e i difetti della società (Robinson, sex and the city, will e grace, casa vianello).
Nelle serie a episodi l’italia non ha mai particolarmente investito, un formato diffuso piuttosto ibrido è la commedia all’italiana. Un formato atipico per l’industria televisiva internazionale, costituito da 6/8 appuntamenti per stagione della durata di 90/100 minuti. ciascun episodio si distingue per un plot episodico e una o più storie. Il protagonismo è individuale e attorno al protagonista ci sono un numero ristretto di personaggi. C’è spesso la commistione tra sfera pubblica e privata (il maresciallo rocca).
Al di fuori dell’italia si è affermato un formato seriale ibrido una sorta di evoluzione della serie classica, la serie specializzata. La struttura dei singoli pezzi mescola elementi dell’episodio e della puntata. Il numero di puntate è quello della serie (20/25) con una durata tra i 25 della sitcom (tra i primi ad adottare questa tipologia c’è friends, will & grace, una mamma per amica, grey’s anatomy).
Differenze con la serie italiana sul piano narrativo sono per il tipo di protagonismo e il genere di riferimento, guardano soprattutto al family drama o alla commedia (spesso fuso in Dramedy).
Non c’è un eroe perfetto ma personaggi in evoluzione, le storie sono orientate alla vita privata e alle relazioni sociale, la narrazione è multilineare.
La serializzazione ha raggiunto casi estremi ad es in Lost.
La necessità di perdurare le serie a lungo ha portato un abolizione parziale dei canoni fissi. Il ricorso alla serie serializzata non deve far pensare che la serie classica sia scomparsa, negli ultimi anni si è assistito ad un ritorno di questo modello (csi, dr. House).
Altri formati seriali sono in cerca di stabilità produttiva. Da vari esperimenti sono nate le Short com rientrano nella categoria della sitcom per tono e contenuto ma sono differenti dal punto di vista narrativo. Fanno della durata e della struttura le loro caratteristiche principali. Sono singoli episodi tipo sketch basati sul gioco degli equivoci, della durata tra i 3/7 minuti con camera fissa.
La più fortunata è camera caffè, format francese, arrivata in miniepisodi di 4 minuti. strutturata inizialemente in episodi ha visto poi l’introduzione di una labile continuino story (fusione con l’azienda concorrente es) Abbiamo anche Love bugs (che per la brevissima durata può configurarsi come spot fiction) e cotti e mangiati.
Si tratta di produzioni per un pubblico giovane trasmesse in orari “interstiziali” (perciò cosi denominate) immediatamente prima o dopo il tg. Ricoprono quindi una funzione di traino all’informazione.
I protagonisti sono attori brillanti (luca e paolo, Hunziker e fabio de luigi).
Le nuove frontiere si legano anche al cellulare “mobisode” per attirare pubblico attraverso la vendita di episodi o contenuti speciali. Sul versante internet si va a considerare le web series.
Un formato atipico ma che ha segnato l’origine del genere in usa è la serie antologica, a metà strada tra i formati seriali e non seriali, è una raccolta di episodi, narrativamente slegati, tenuti insieme da un elemento extranarrativo (es Alfred Hitchcock presenta). un’altra serie atipica è il commissario Montalbano che non rientra in nessun genere.
La docufiction è un genere a se stante che può assumere formati molto diversi, adotta di solito la formula della serie serializzata con pochi appuntamenti tra i 30/60 minuti. ha come caratteristica quella di narrare usando due tipi di linguaggio (fictional e documentaristico). Girata in presa diretta ricorre ad elementi espressivi e stilistici della fiction.
Continua a leggere:
- Successivo: La fiction come prodotto industriale
- Precedente: I Formati non seriali della fiction tv
Dettagli appunto:
- Autore: Anna Carla Russo
- Università: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Semiotica
- Titolo del libro: La fiction televisiva
- Autore del libro: Giorgia Iovane
- Editore: Carocci
- Anno pubblicazione: 2009
Altri appunti correlati:
- "Buona Maestra" di Aldo Grasso
- Corporate Governance nelle aziende mediatiche
- La televisione come testo espanso
- Storia e strumenti della comunicazione
- Codici e formato della serie tv
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il fenomeno LOST: analisi di una parabola televisiva
- L'evoluzione del format: dalla televisione generalista alla web tv
- La produzione televisiva nell'epoca dei format
- Il videoclip: musica da vedere, musica da vendere
- La televisione dagli anni '60 a oggi: cosa si nasconde dietro la maschera della tv, con una particolare attenzione all'azienda pubblica televisiva, Rai
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.