Autoefficacia
Autoefficacia: è la convinzione di un individuo di poter organizzare e dirigere le proprie abilità al fine di eseguire un’azione che lo porti alla conseguenza desiderata.
Questa convinzione si basa su 4 fonti di info:
- Esperienze comportamentali dirette, ovvero il ricordo di esperienze passate affrontate con successo per consolidare le aspettative future;
- Esperienze vicarie, ovvero la creazione di un database di immagini per analizzare l’errore e osservare un modello ritenuto competente;
- Persuasione verbale, ovvero il miglioramento della fiducia nell’allenatore attraverso la chiarificazione degli obiettivi da raggiungere;
- Gestione delle emozioni, ovvero il lavoro da effettuare sul controllo delle reazioni emotive a situazioni di stress e tensione.
L’autoefficacia è specifica, instabile nel tempo, influenzabile da risultati a breve termine e contagiosa.
Un eccesso di autoefficacia porta a credere in possibilità che non si hanno e di essere capaci di cose che non si sanno fare; un deficit di autoefficacia porta invece a ignorare l’esistenza delle proprie abilità e a credere di non essere capace nonostante si possiedano le risorse necessarie.
- maggior motivazione intrinseca;
- maggior interesse verso il compito;
- incremento degli sforzi di fronte agli insuccessi;
- obiettivi ambiziosi;
- trasformazione di situazioni stressanti in situazioni motivanti;
- approccio positivo a compiti difficili.
- Fare esperienza
- Valorizzare il progresso
- Creare nuovi obiettivi
- Favorire l’autodialogo positivo
- Vedere il gruppo come elemento di appoggio
- Prepararsi a situazioni variabili
- Dare rispetto e fiducia.
- Pensieri, in quanto la valutazione cognitiva ha grande influenza sul comportamento dell’atleta: infatti, da una certa situazione scaturiscono dei pensieri, positivi o negativi, che influiscono sulle reazioni emozionali dell’atleta e quindi sul suo comportamento e rendimento;
- Modello trifasico di Moore e Stevenson: secondo questo modello, il programma di allenamento dell’autoefficacia si svolge in 3 fasi:
- fase educativa, in cui l’atleta prende consapevolezza dell’allenamento;
- fase di apprendimento, che riguarda le strategie e le tecniche per apprendere le abilità psicologiche correlate all’autoefficacia, come concentrazione, calma e sicurezza;
- fase pratica, che prevede un allenamento integrato con l’utilizzo di video per l’analisi dell’errore e di esercitazioni per automatizzare i movimenti e sviluppare l’autodialogo.
- Strategie: ci sono 3 tipi di strategie per allenare l’autoefficacia:
- approssimazione positiva, in cui l’allenatore non deve perdere il controllo se un’esercitazione va male ma deve criticare in modo costruttivo, premiare il buon lavoro e dare a tutti le stesse opportunità;
- clima motivazionale, che influenza il rendimento dell’atleta e la sua fiducia in sé stesso. Per ottenere un clima adeguato, l’allenatore deve fornire allenamenti diversificati, dividere in gruppi e tenere in considerazione le differenze individuali;
- utilizzo di modelli dimostrativi, che servono all’atleta per apprendere nuove abilità attraverso l’osservazione di un modello. L’allenatore deve ricordare le istruzioni chiave, ripetere se necessario le dimostrazioni e suddividere abilità complesse.
- Autoefficacia collettiva: è la percezione, condivisa dei membri del gruppo, delle capacità individuali dei compagni, ed è allo stesso tempo, la percezione dell’individuo delle capacità della squadra nella sua totalità. Per favorire la squadra come unità, è necessario dare a tutti fiducia e opportunità e valorizzare il contributo di ognuno.
Continua a leggere:
- Successivo: Controllo emotivo
- Precedente: Motivazione
Dettagli appunto:
- Autore: Giulia Bonaccorsi
- Università: Università degli Studi di Parma
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Scienze Motorie
- Esame: PSICOBIOLOGIA
- Docente: Prof.ssa Vera Ferrari, Prof.ssa Lucia Riggio, Prof. Christian Franceschini
Altri appunti correlati:
- Psicologia cognitiva ed ergonomia
- Appunti di filosofia dei processi cognitivi
- Antropologia minima del piacere. Per una teoria unificata della motivazione
- Psicologia dello sviluppo emotivo
- Adolescenza e compiti di sviluppo
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La colpa e il ragionamento emozionale
- L'influenza della musica nel processo d'acquisto: il suono nella costruzione della shopping experience.
- Al di là delle parole: decifrando le emozioni nella voce con la tecnologia
- Emozione ed Espressione: tra funzione e contesto; l’importanza della loro comunicazione
- Alessitimia e Psicosomatica: emozioni senza voce si fanno spazio nel corpo
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.