Rene
Rene: rivestito da una capsula fibrosa, presenta una parte corticale esterna e una midollare interna.
La midollare contiene strutture dette piramidi, che sporgono con gli apici (le papille renali) nei calici renali, i quali confluiscono poi nella pelvi renale.
Le funzioni renali sono diverse:
- regolare volume e osmolarità dei liquidi corporei;- regolare equilibrio idrosalino e acido-base;
- eliminare sostanze inutili e dannose;
- produrre e secernere ormoni.
Maggior parte di queste funzioni si svolge nell’unità funzionale del rene, ovvero il nefrone, costituito da:
- corpuscolo renale (parte vascolare= glomerulo, parte epiteliale= capsula di Bowman);- tubulo contorno prossimale;
- ansa di Henle;
- tubulo contorto distale;
- dotto collettore.
I 3 processi fondamentali che portano alla formazione di urina sono: filtrazione glomerulare, riassorbimento e secrezione tubulare.
Ogni giorno vengono eliminati con l’urina 5g di NaCl, 200mg di Ca, 30g di urea.
L’urina contiene anche fosfati, bicarbonato e solfati, oltre che ormoni, vitamine ed enzimi.
Glomerulo renale: composto da capillari provenienti dall’arteriola afferente, i quali non hanno funzione di nutrimento, quindi non si ha scambio di O2 e CO2.
La filtrazione glomerulare richiede:
- ampia superficie filtrante;- sottile membrana filtrante, che permette il passaggio di sostanze con diametro inferiore a quello delle fessure, in modo che il liquido filtrato abbia la stessa composizione del plasma senza le proteine;
- conveniente pressione idrostatica: infatti, il sangue nei capillari glomerulari è sottoposto ad elevata pressione, grazie al fatto che la resistenza dei vasi preglomerulari è bassa, mentre quella dei vasi postglomerulari è alta;
- abbondante flusso di sangue: il 90% del sangue che entra nei reni, passa attraverso i glomeruli, dove si perde la quota di plasma che filtra attraverso la membrana.
Tubulo renale: quantitativamente, il riassorbimento dei prodotti filtrati è molto elevato, quasi la totalità. Può essere passivo, per gradiente di concentrazione, con meccanismi di diffusione facilitata o tramite proteine di trasporto; oppure può essere attivo, se viene attuato attraverso una spesa energetica derivata dal consumo di ATP.
- una sostanza filtra e durante il percorso nel tubulo non viene né aggiunta per secrezione, né tolta per riassorbimento. Quindi, la quantità di sostanza filtrata sarà uguale alla quantità che si troverà nell’urina, e il volume di plasma depurato sarà uguale al plasma filtrato;
- una sostanza filtra e lungo il tubulo viene in parte assorbita. La quantità di sostanza che si troverà nell’urina sarà minore di quella filtrata, e il volume di plasma depurato sarà minore di quello filtrato;
- una sostanza filtra e lungo il tubulo ne viene aggiunta altra per secrezione. La quantità di sostanza nell’urina sarà maggiore di quella filtrata e il volume di plasma depurato sarà maggiore di quello filtrato.
Più il valore di clearance è elevato, maggiore sarà il volume di plasma depurato da quella sostanza, mentre se il valore di clearance è basso, quelle determinate sostanze non possono essere rimosse dal plasma. La clearance di una sostanza quindi corrisponde al rapporto tra la quantità di sostanza escreta con l’urina e la sua concentrazione plasmatica.
Circolazione renale: attraverso i reni fluiscono circa 1200ml di sangue al min, pari a più del 20% del sangue espulso dal ventricolo sx. Il flusso renale non è però uguale nelle varie porzioni di rene: è maggiore nella zona corticale e ridotto a ¼ o a ⅕ nella zona midollare esterna, fino a ridursi a ⅟10 nella midollare interna. La circolazione renale è caratterizzata da meccanismi di autoregolazione del flusso che mettono la funzione renale al riparo da variazioni di P arteriosa. In virtù di questi meccanismi, il flusso rimane costante anche se la P varia. I vasi renali sono inoltre controllati dal SN: le fibre simpatiche adrenergiche vasocostrittrici non sono attive a riposo, ma possono costringere i vasi e deviare quindi il flusso dai reni verso altri organi
Regolazione della funzione renale: il controllo dell’eliminazione di H2O dai reni è per il 20% di natura ormonale. L’80% viene riassorbito nel tubulo prossimale e nella parte discendente dell’ansa di Henle, mentre il restante 20% viene riassorbito nel tubulo distale e nel dotto collettore: il principale ormone che determina quest’ultimo riassorbimento è la vasopressina o ADH (ormone antidiuretico), che aumenta la permeabilità del tubulo distale e del dotto collettore all’H2O, quindi l’acqua presente nel liquido che li attraversa passa più velocemente all’esterno, riducendo così il volume di urina. L’ADH è prodotto dall’ipotalamo e viene liberato in seguito a impulsi nervosi che insorgono quando c’è aumento di pressione osmotica, diminuzione del volume del liquido o in seguito a emozioni.
Sul rene agisce anche il paratormone, che riduce il riassorbimento di ioni fosfato.
Continua a leggere:
- Precedente: Apparato respiratorio
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Approcci Sistemici e Transdisciplinari per la Gestione a lungo termine del Sovrappeso e dell’Obesità
- Employer Branding talenti ed alti potenziali: managerialità di nuova generazione
- Sensorialità autistica: una singolare esperienza del mondo. Comprendere il profilo di funzionamento sensoriale per progettare l'iter psicoeducativo
- Psicologia della comunicazione: rilevazioni quantitative di processi emotivi, attentivi, percettivi.
- La rieducazione del paziente cerebellare
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.