La situazione economica internazionale tra le due guerre
L’economia che dal 1925 fino al 1929 è un’economia dove il sistema capitalistico occidentale non ha un punto di riferimento, perché:
- Le politiche economiche classiche non funzionano
- Il gold standard va in crisi
- Avviene una crisi del commercio interno, che porta alla scelta del protezionismo, ma è un PROTEZIONISMO COMPETITIVO, ovvero non solo difende il mercato interno con i dazi, ma aggredisce, si cerca di entrare con la vendita sottocosto (dumping) nel mercato estero.
A questo si aggiunge il trasferimento dell’inflazione agli altri paesi, attraverso la svalutazione della moneta. Se si esporta con moneta svalutata, si esporta l’inflazione.
La politica di stabilizzazione economica tra le due guerre
Gli Stati adottarono una POLITICA DI STABILIZZAZIONE.
Il modello del capitalismo liberale va in crisi e tutti gli Stati tentarono di contrastare questa crisi con le vecchie politiche economiche fino ad ora perseguite.
Il sistema monetario, di quasi tutti i paesi, uscito dalla guerra, è molto provato, a causa delle svalutazioni delle monete e anche perché salta il sistema del gold standard.
Alla fine del conflitto era impossibile riformare il gold standard perché non tutti i paesi avevano una riserva aurea sufficiente per garantire la convertibilità della propria moneta in oro. La soluzione non è un nuovo sistema, ma una trasformazione del gold standard, che dà vita al:
Il Gold Exchange Standard
Ogni paese poteva detenere una parte più o meno ampia delle risorse necessarie non solo in oro, ma in altre due monete: sterline e dollari. La riserva non è quindi solo aurea. Dollaro e sterlina sono considerate valute di riserva e quindi sono più solo monete di scambio.
L’andamento positivo dell’economia degli Stati Uniti, permette al dollaro di essere valuta di riserva; mentre il declino dell’Inghilterra fa si che la sterlina non possa garantire la sua funzione di valuta di riserva.
Questa politica di stabilizzazione per fermare la crisi del declino del capitalismo riguarda quindi in particolare l’Inghilterra e gli Stati Uniti.
La situazione economica tra le due guerre negli Stati Uniti
Si pongono come obbiettivi per risolvere il problema:
- la stimolazione del commercio internazionale, garantendo la stabilità dei prezzi e dei cambi. Ma questo obbiettivo non viene raggiunto fino al 1950.
- Garantire i propri investimenti finanziari all’estero, tornati consistenti dal 1924.
La situazione economica tra le due guerre in Inghilterra
La sterlina non riesce ad essere garante del gold exchange standard, perché l’Inghilterra non ha un livello di crescita del PIL che garantisca la stabilità della moneta. È quindi sottoposta a fenomeni di speculazione sulla sterlina e ne risente tutto il sistema monetario (ovvero il gold exchange standard).
In questa situazione tutti i paesi tendevano a svalutare la propria moneta.
L’Inghilterra aveva una bilancia commerciale negativa, perché importava più di quanto esportava, inoltre la bilancia dei pagamenti vedeva perdere molta sterlina.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Valentina Minerva
[Visita la sua tesi: "Le strategie di contrasto al fenomeno del riciclaggio: tutela penale e tutela amministrativa"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Economia
- Esame: Storia economica - a.a. 2006
- Docente: Locatelli Andrea Maria
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Appunti presi durante il corso di Storia Economica a.a. 2008-09.