APPROFONDIMENTI
La nuova strategia energetica nazionale al 2030: definizione, obiettivi, azioni strategiche
Con questo articolo voglio arricchire la parte della mia tesi “Le politiche energetiche europee e nazionali: quali strategie?” dove ho trattato la politica energetica nazionale.
La nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) al 2030, in fase di elaborazione nel momento in cui stavo scrivendo la mia tesi [1], è stata approvata dal governo italiano il 10 novembre 2017. Per la definizione sono stati coinvolti in fase istruttoria e di consultazione pubblica tutti gli stakeholder pubblici e privati del settore che hanno fatto emergere la necessità di accelerare, in coerenza con gli obiettivi europei di lungo termine, il percorso che deve portare il sistema energetico italiano ad essere sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale.
La nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) pone un orizzonte di azioni da conseguire al 2030 coerente con lo scenario a lungo termine del 2050 stabilito dalla Road Map europea [2], che prevede la riduzione di almeno l'80% delle emissioni rispetto al 1990, e con la Clean Energy Package, presentato a novembre 2016 dalla Commissione Europea [3]. Nello stesso tempo tiene conto della Governance dell'Unione dell'Energia che propone di coordinare ed integrare le strategie di politica energetica e climatica a livello nazionale, regionale e comunitario; proposta che invita gli Stati Membri a redigere dei Piani Nazionali Integrati per l'Energia e il Clima con l'ambizione di presentare obiettivi e politiche nazionali per le cinque dimensioni delineate nella Comunicazione “Stato dell'Unione dell'Energia” della Commissione Europea: de-carbonizzazione – incluse rinnovabili – efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno e ricerca / innovazione / competitività. Infatti la nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) costituisce la base programmatica e politica per la preparazione di tale Piano. A questo scopo, gli strumenti nazionali per la definizione degli scenari messi a punto durante l'elaborazione della nuova SEN saranno utilizzati per le sezioni analitiche del Piano, contribuendo anche ad indicare le traiettorie di raggiungimento dei diversi target e l'evoluzione della situazione energetica italiana.
Tre sono gli obiettivi al 2030, in linea con il Piano dell'Unione dell'Energia, posti dalla nuova SEN:
• migliorare la competitività del Paese, continuando a ridurre il gap di prezzo e di costo dell'energia rispetto all'Europa, in un contesto di prezzi internazionali crescenti;
• raggiungere e superare in modo sostenibile gli obiettivi ambientali di de-carbonizzazione al 2030 definiti a livello europeo, in linea con i futuri traguardi stabiliti nella COP21;
• continuare a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e la flessibilità dei sistemi e delle infrastrutture energetiche.
Queste sono le azioni strategiche da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi:
• Fonti rinnovabili: raggiungere il 28% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030 rispetto al 17,5% del 2015. Nello specifico:
- rinnovabili elettriche al 55% al 2030 rispetto al 33,5% del 2015;
- rinnovabili termiche al 30% al 2030 rispetto al 19,2% del 2015;
- rinnovabili trasporti al 21% al 2030 rispetto al 6,4% del 2015.
• Efficienza energetica: favorire le iniziative per la riduzione dei consumi col maggior rapporto costi/benefici per raggiungere nel 2030 il 30% di risparmio rispetto al tendenziale fissato nel 2030, nonché dare impulso alle filiere italiane che operano nel contesto dell'efficienza energetica come l'edilizia e produzione ed installazione di impianti.
Nel ridurre ulteriormente i consumi (-1,5% annui secondo Direttiva UE) devono essere prevenuti costi marginali crescenti puntando sul miglioramento delle tecnologie e su strumenti sempre più efficaci.
• De-carbonizzazione: accelerazione della de-carbonizzazione del sistema energetico, a partire dall'uso del carbone nell'elettrico per intervenire gradualmente su tutto il processo energetico, per conseguire rilevanti vantaggi ambientali e sanitari e contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei. Quindi è previsto un impegno politico per cessazione della produzione elettrica dagli impianti a carbone al 2025, da realizzarsi tramite un puntuale piano di interventi infrastrutturali.
• Sicurezza energetica: continuare a migliorare sicurezza e adeguatezza dei sistemi energetici e flessibilità delle reti gas ed elettrica per:
- integrare quantità crescenti di rinnovabili elettriche, anche distribuite, e nuovi player, potenziando e facendo evolvere le reti e i mercati verso configurazioni smart, flessibili e resilienti;
- gestire la variabilità dei flussi e le punte di domanda gas e diversificare le fonti e le rotte di approvvigionamento nel complesso quadro geopolitico dei paesi in cui l'Italia importa gas e di crescente integrazione dei mercati europei;
- aumentare l'efficienza delle spesa energetica grazie all'innovazione tecnologica.
• Mercati energetici:
- mercato elettrico e gas: ridurre il gap dei prezzi finali dell'energia rispetto a quelli europei mediante la riduzione del costo medio di generazione rinnovabile, la convergenza dei mix generativi tra i Paesi europei, l'allineamento sul costo del gas, la piena liberalizzazione dei mercati finali, la graduale riduzione degli oneri di sistema.
- mercato petrolifero e logistica: ridurre entro il 2030 di 13,5 Mtep i consumi primari di prodotti petroliferi rispetto al 2015.
• Ricerca e Innovazione: l'Italia, essendo a livello internazionale, tra i promotori di Mission Innovation, nata dalla COP21 per lanciare i progetti di frontiera cleantech, si è impegnata a raddoppiare entro il 2021 il valore delle risorse pubbliche dedicate agli investimenti in ricerca e sviluppo in ambito tecnologie clean energy (investimenti in ricerca e sviluppo clean energy: da 222 milioni nel 2013 a 444 milioni nel 2021).
• Governance e regolamenti: il tema dell'energia richiede una decisa azione di coordinamento tra i vari soggetti (Amministrazioni centrali, Regioni, Istituti scientifici) e di collaborazione con l'Autorità per l'energia. Inoltre devono essere integrate le politiche energetiche con quelle di altri settori e con quelle regionali, in modo da assicurare coerenza d'approccio e cogliere le possibili sinergie, anche per offrire opportunità di sviluppare nuove filiere produttive.
Sono previste anche azioni di semplificazione e razionalizzazione del sistema per ottenere riduzioni sensibili dei costi delle tecnologie rinnovabili, senza indebolire la normativa ambientale e di tutela del paesaggio e del territorio.
[1] Cfr Tesi “Le politiche energetiche europee e nazionali: quali strategie?” Cap. 3 La politica energetica nazionale: l'impegno per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Unione Europea, 3.6 Una nuova Strategia Energetica Nazionale al 2030 in via di elaborazione.
[2] Cfr Tesi “Le politiche energetiche europee e nazionali:quali strategie?” Cap.2 La politica energetica europea: dal Protocollo di Kyoto un cammino verso le energie rinnovabili, 2.7 L'avvio del processo di de-carbonizzazione dell'Europa.
[3] Cfr Tesi “Le politiche energetiche europee e nazionali: quali strategie?” Cap.2 La politica energetica europea: dal Protocollo di Kyoto un cammino verso le energie rinnovabili; 2.9.2 L'impegno dell'Europa per l'energia pulita dopo l'Accordo di Parigi.