Senza patria - L'uomo eccentrico nell'antropologia filosofica di Helmuth Plessner
Attraverso l'analisi de I gradi dell'organico e l'uomo, intendo rispondere ad alcune domande fondamentali: quali sono le caratteristiche distintive dell'essere vivente? e ancora, che cosa differenzia il regno della vita rispetto al regno dell'inorganico?
Alla fine, il tentativo di Plessner di conciliare il sapere filosofico e il sapere scientifico, e di rintracciare l'unità dei due aspetti propri dell'uomo, quello spirituale e quello materiale, produrrà un'ulteriore lacerazione: l'autoriflessione con se stesso.
Il lavoro è organizzato in quattro capitoli. Il primo di questi, essenzialmente introduttivo, intende far chiarezza sul contesto storico entro cui operò il filosofo, sulle esigenze ideologiche e metodologiche che inevitabilmente ne derivarono, e sui motivi che spinsero Plessner ad elaborare una simile filosofia dell'uomo; verranno delineati, quindi, i concetti fondamentali della sua antropologia: partendo dal principio di vitalità, passando per il controverso rapporto con il suo maestro Scheler, fino a giungere alla rottura definitiva con il dualismo cartesiano e al superamento del sistema gnoseologico kantiano del pensiero.
Il secondo e il terzo capitolo sono, invece, dedicati ad un'attenta analisi dell'opera guida di questa tesi di laurea, I gradi dell'organico e l'uomo.
Più propriamente, nel secondo capitolo verranno fatti degli accenni preliminari sull'opera, per poi passare alla definizione del corpo vivente e del limite; verranno individuate le caratteristiche essenziali degli esseri viventi, con particolare riferimento alla categoria posizionale, così da delineare ciò che distingue la forma aperta, propria delle piante, dalla forma chiusa, propria degli animali e dell'uomo.
Il capitolo si conclude con un approfondimento della posizionalità animale, esprimibile nella forma “qui e ora”; questo costituisce uno scarto decisivo con la posizionalità eccentrica di cui gode, invece, l'essere umano, essendo colto nel suo rapporto con il divenire futuro.
Il terzo capitolo, invece, presenta e indaga l'essere umano, così come ne parla Plessner; verranno definiti i concetti di coscienza e di persona, così da analizzare il rapporto che l'uomo instaura con l'ambiente circostante; verranno, poi, delineate le leggi antropologiche, specifiche modalità dell'essere attraverso cui l'umano manifesta nel mondo il proprio corpo e il proprio spirito.
Infine, verranno studiati alcuni comportamenti espressivi, così come li analizza Plessner ne Il riso e il pianto; intendo precisare che si tratta di un breve accenno, e non di uno studio sistematico sull'opera citata: per la completezza della mia trattazione, farò riferimento all'estesiologia dello spirito elaborata dal filosofo, dal momento che il fenomeno espressivo, oltre ad essere intimamente legato al corpo, testimonia la presenza di una componente spirituale all'interno dell'essere umano. Il nostro comportamento, infatti, è improntato alla condizione eccentrica: l'uomo, nella relazione con sé stesso, si coglie come elemento all'interno di un mare di essere, di possibilità e di modalità, appartenendo, così, allo stesso insieme di tutte le cose di questo mondo.
Ne discende che i sensi vanno interrogati non solo circa il loro valore cognitivo, ma in relazione alle possibilità umane .
Il linguaggio, poi, si incarica di strutturare il rapporto tra l'uomo e il mondo; al pari di un utensile, svolge una funzione specifica: non sostituisce l'uso degli organi fisici, ma lo alleggerisce e lo facilità8.
Il quarto ed ultimo capitolo offre una breve analisi sull'atteggiamento fenomenologico adottato dal filosofo nel condurre il suo lavoro e il suo progetto: partendo dalla disciplina filosofica elaborata da Edmund Husserl, si cercherà di spiegare cosa accolse e cosa rigettò Plessner della nuova prospettiva di studio.
L'intero lavoro cercherà di mettere in luce quanto la natura umana sia, fondamentalmente, imperscrutabile: l'uomo, con il potere della sua libertà, si sottrae continuamente a qualunque fissazione teorica.
«Ogni persona è un enigma. È un puzzle non solo per se stesso, ma anche per tutti gli altri, e il grande mistero del nostro tempo è il modo in cui decifrare questo puzzle», scrive Theodore Zeldin.
L'intento generale che ha guidato la stesura di questa tesi di laurea è stato quello di mettere in luce il valore e il significato che hanno una dottrina e uno studio sull'espressione e sulla dimensione simbolica propria dell'essere umano.
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Informazioni tesi
Autore: | Lucia Martorana |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze Umanistiche |
Corso: | Storia della filosofia |
Relatore: | Alice Pugliese |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 104 |
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