1.5.2 Dal libero arbitrio alle regolamentazioni
Nel secondo dopoguerra il modello delineatosi negli anni trenta si realizzò
compiutamente con l’ulteriore sviluppo di strutture ricettive di piccole dimensioni
e a gestione familiare che, praticando prezzi contenuti, si rivolsero a una clientela
di reddito medio-basso. Si sviluppò, in questo modo, un sistema di piccole e
medie imprese che interagirono con tutte le istituzioni economiche e sociali
presenti sul territorio. Negli anni cinquanta, in assenza di un piano regolatore che
tutelasse la qualità dell’ambiente, Rimini divenne la città delle pensioni costruite
l’una accanto all’altra. Nessuno spazio fu lasciato libero e molte testimonianze del
passato, come il Kursaal
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, vennero demolite. Per tutti gli anni cinquanta e sessanta
l’edilizia alberghiera fu il motore di un’economia che stava diventando sempre
più dipendente dal turismo, tracciando ormai una vera e propria “monocoltura”.
Dagli anni trenta si assistette all’emancipazione turistica dei piccoli impiegati e
dei lavoratori. La cronologia del suo sviluppo variò da paese a paese, ma si
imposero in ciascuno di essi processi analoghi, legati alla diffusione della
letteratura turistica e allo sviluppo dell’associazionismo, che impose in quegli
anni le sue forme di specializzazione, quali le pratiche degli sport, i mezzi di
trasporto e le modalità di soggiorno. Gli Stati europei intervennero in questa fase
con attività di tipo legislativo e amministrativo: sancirono il diritto ai congedi
retribuiti, cominciarono a proteggere la natura, i siti, le acque, regolarono le nuove
professioni, intervennero infine direttamente creando organi centrali e locali di
amministrazione specializzata e promossero determinate forme di movimento e
nuove forme di accoglienza. Furono coniati termini quali “turismo popolare”,
“turismo sociale”, “turismo per tutti” e “turismo di massa”.
20
6
Termine
tedesco
che
signi ica
locale
pubblico
di
ritrovo
mondano,
stabilimento
termale,
albergo
con
casinò
e
sale
da
ballo
o
caffè
concerto.
A
Rimini,
costruito
nel
1873,
era
l’edi icio
mondano
per
eccellenza
dell’epoca,
utilizzato
per
feste,
balli,
giochi
e
momenti
di
svago
che
spesso
e
volentieri
duravano