La ricezione di Nietzsche nel Giappone del XX secolo: Yukio Mishima
Nippon Roman-ha, la scuola romantica giapponese
Quando nacque Mishima, nel 1925, Nietzsche era già studiato e aveva influenzato gli scrittori giapponesi da un quarto di secolo. Inoltre, in questi 25 anni, con la fine del periodo Meiji, il Giappone era entrato in un periodo di forte militarismo e Nietzsche veniva letto e studiato principalmente da intellettuali conservatori di destra appartenenti ai movimenti romantici giapponesi che strumentalizzavano il suo pensiero per i propri fini ideologici e politici. Il romanticismo giapponese si ispirava al romanticismo tedesco di cui riprendeva alcuni temi: il senso della realtà finita e limitata dell'uomo, in contrapposizione all'ineffabilità e all'infinità del “divino”, connesso ad un'esaltazione dell'arte come tensione verso l'infinito e il trascendente. La letteratura, in quanto forma d'arte, veniva intesa quale strumento di crescita personale e spirituale. Con la fortuna del romanticismo in Giappone, si diffuse il tema dell'individualismo, di cui veniva valorizzato il lato sociale collegato alla partecipazione politica e che diventerà una tematica costante della letteratura giapponese.
Questo è lo sfondo nazionalistico in cui fu educato Mishima finché, tra le scuole superiori e l'università, entrò in contatto con il Nippon Roman-ha (Scuola romantica giapponese), molto importante per la direzione politica assunta dal suo pensiero filosofico. Questa scuola era composta da influenti intellettuali di destra, uniti dall'interesse comune per il romanticismo tedesco oltre che da un'attrazione per il nazionalismo mistico e dall'idealizzazione dell' “Anima della nazione”, che li collegava inevitabilmente agli alleati di pensiero filo-nazista tedesco (Mishima scriverà un' opera teatrale chiamata “il mio amico Hitler”). La direzione politica intrapresa dal movimento romantico giapponese rivela delle affinità con le conseguenze del noto processo di falsificazione del pensiero di Nietzsche operato dalla sorella Elizabeth. In seguito alla morte dell'autore tedesco, la sorella si prodigò per trasformare le opere di Nietzsche in una sorta di base ideologica per la destra tedesca dell'epoca, strumentalizzando il suo pensiero per fini politici. Dal suo lavoro nacque la prima versione dell'opera postuma Volontà di potenza.
Questa rivisitazione ebbe una portata considerevole, condizionando la prima ricezione di Nietzsche in Europa e, di conseguenza, anche in Giappone. È nota l'influenza del pensiero dell'autore tedesco, in particolare per quanto riguarda l'idea di Übermensch, su personalità di spicco di quel periodo quali Hitler, Mussolini e D'Annunzio. Abbiamo già visto come la diffusione delle opere complete di Nietzsche nelle università giapponesi, unito al militarismo galoppante degli anni immediatamente successivi al periodo Meiji, abbiano contribuito al consolidarsi del nazionalismo e all'idealizzazione del Giappone come “popolo eletto”. “L'idea dell' Übermensch venne associata all' idea che i nipponici fossero una razza superiore destinata a governare su tutta l'Asia”; inoltre “l'intellettuale non era più visto come esempio di eroico individualismo che sconfigge i valori dell'uomo comune, ma piuttosto come colui che asseconda la volontà di potenza dell'uomo comune, espressa dalle aggressioni violente e dalla guerra.”
A rimarcare l'affinità, tra la situazione culturale e politica europea e quella giapponese, è il parallelismo tra due autori, tanto simili quanto diversi, ovvero: Gabriele D'Annunzio e Yukio Mishima, accomunati, tra le altre cose, dall'interesse comune per Nietzsche. Degno di nota è il fatto che Mishima “si era sempre dichiarato grande ammiratore del Vate al punto da aver tradotto in giapponese Le martyre de Saint Sebastien.” Nel romanzo autobiografico Confessioni di una maschera egli descrive il momento estatico avuto alla vista di “una riproduzione del San Sebastiano di Guido Reni, che figura nella raccolta di Palazzo Rosso a Genova”, in cui avrebbe avuto la sua prima eiaculatio, soverchiato da istinti, che potremmo chiamare, “dionisiaci”. [...]
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La ricezione di Nietzsche nel Giappone del XX secolo: Yukio Mishima
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Profeta |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Bruna Giacomini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 42 |
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