Tradurre Stephen King: proposta di traduzione di “The Plant”
Il ritratto della società americana secondo King
All'interno di Danse Macabre, Stephen King ha spesso sottolineato lo stretto legame esistente tra la realtà e l'horror, ribadendo come quest'ultimo per funzionare debba risultare almeno lontanamente credibile e che uno dei suoi compiti principali è quello di «dire la verità sull'essere umano raccontando bugie su persone mai esistite» (King: 1981, 278).
Sostiene che attraverso questo genere letterario si riesca a dar voce alle angosce che opprimono la società, in particolar modo quella americana: i suoi romanzi ritraggono tensioni politiche e sociali che ne hanno plasmato l'identità. Nel corso degli anni, appare sempre più evidente come il “mostro” dei suoi romanzi non si trovasse più all'interno di case abbandonate o in luoghi tetri, ma all'interno dell'essere umano. Se si volesse esprimere tale concetto con una metafora, il luogo infestato non è nient'altro che la mente dei protagonisti con tutti i ricordi dell'infanzia e che, prima o poi, torneranno a galla prepotentemente. Il suo obiettivo è appunto quello di mostrare a noi esseri umani un riflesso che non ci piace: il nostro (King: 1981).
La narrativa dello scrittore, anche grazie agli innumerevoli elementi culturospecifici disseminati all'interno dei romanzi, ha contribuito alla diffusione della cultura americana nel resto del mondo. Secondo quanto afferma il critico statunitense Tony Magistrale nel saggio intitolato Stephen King – America's Storyteller (2009), King ha rappresentato per decenni un vero e proprio ponte tra la cultura di partenza e quella di arrivo dei lettori, facendogli meritare per l'appunto il titolo di America's Storyteller.
Sebbene il più delle volte in superficie traspaiano mostri e creature soprannaturali, ciò che inserisce più in profondità e a cui si deve prestare particolare attenzione sono le vere ansie e pressioni a cui è continuamente sottoposta la società americana.
Tramite i romanzi realizza un ritratto dell'America in cui presenta sia gli aspetti positivi che quelli negativi: i momenti in cui i protagonisti riescono a salvarsi solo grazie alla forte amicizia che li lega (la quale molto spesso infrangeva le barriere dettate dalla religione o dal colore della pelle) si alternano a scene di efferata violenza in cui l'essere umano sembra aver perso la ragione.
King ha sempre tratto ispirazione dal mondo che lo circonda e probabilmente è per questo motivo che le vicende narrate, seppur ricche di elementi soprannaturali, risultano essere sempre molto attuali e veritiere. Molti critici letterari hanno affermato che con il passare degli anni lo stile e i temi trattati si siano andati a modificare, divenendo via via sempre più cinici e violenti, ma Mary Findley in un saggio sull'autore motiva tale cambiamento affermando che «il mondo è cambiato da quando King nel 1973 pubblicò per la prima Carrie.»
È per questo motivo che lo scrittore, mantenendo il passo con il mondo che diventava sempre più violento e incentrato su ciò che egli definisce «cult of me-ism» (King: 1981), proietta queste scene di violenza e caos nei suoi lavori. Queste ultime iniziano a essere presenti in un numero sempre maggiore e la rappresentazione più brutale e cinica della società si riscontra all'interno del romanzo Cell (2006).
Cell si colloca nel filone post-apocalittico e sembra presentare molti punti in comune con un altro suo romanzo post-apocalittico, The Stand (1977), senza però la chiara distinzione tra bene e male che maggiormente caratterizzava quest'ultimo. Cell racconta quanto si verifica dopo che un misterioso impulso trasmesso attraverso i cellulari ha cancellato le menti della maggior parte degli americani, dando inizio a uno scenario apocalittico con il quale si ritrova a dover fare i conti un piccolo gruppo di quattro sopravvissuti che non avevano utilizzato il cellulare.
Ciò che differenzia Cell dal romanzo del 1977 è la visione più pessimistica e cinica della vita in quanto l'amore, la gentilezza e la moralità dell'uomo non sembrano essere sufficienti per salvare la popolazione dall'estinzione. [...]
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Informazioni tesi
Autore: | Denise Ianiro |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2019-20 |
Università: | UNINT - Università degli studi Internazionali di Roma |
Facoltà: | Interpretariato e Traduzione |
Corso: | Traduzione e Interpretazione |
Relatore: | Fabrizio Bagatti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 206 |
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