La campagna elettorale su TikTok: dall’engagement al collasso dei contesti
I social media come fonte di informazione per i più giovani
Nel corso degli anni e durante le varie fasi di sviluppo i social media hanno subito delle modifiche, passando da strumenti per la socializzazione e condivisione di contenuti a fonte primaria di informazione. Essi iniziano a diventare il primo punto d’ingresso alla notizia soprattutto per i giovani, i quali vengono esposti alle informazioni più importanti con la possibilità di potervi interagire in prima persona. I contenuti che ogni utente ha nella homepage della maggior parte dei social vengono regolati da degli algoritmi basati sui principali interessi degli individui.
Questi cambiamenti hanno portato dei vantaggi nell’accesso rapido alle notizie da parte dei giovani, perché permettono di essere aggiornati in tempo reale su eventi e notizie di interesse globale e locale, facilitando l'accesso a diverse fonti di informazioni. Non è un caso che adesso la maggior parte delle testate giornalistiche sia presente nell’ambiente digitale con account sui principali social media. La classica affermazione “I giovani non leggono i giornali e non si informano” ha inciso sicuramente sulla seguente scelta, anche se si tratta di una generalizzazione. Se è vero che i quotidiani e le riviste cartacee siano in forte calo, bisogna però precisare che è in aumento la tipologia di fruizione online dell’informazione soprattutto tra i giovani, i quali trovano più interessante quest’ultima modalità rispetto a quella tradizionale. Inoltre, negli ultimi anni sono nati sui social media alcuni progetti editoriali che si occupano dei temi più vicini alla sensibilità della Generazione Z (coloro nati tra il 1997 e il 2012.) come, ad esempio, il cambiamento climatico o i diritti LGBTQIAP+.
Stiamo parlando dei progetti, fondati entrambi nel 2020, di Will Media, una community online di più di 1,9 milioni di persone e Torcha, la quale conta 589 mila followers su Instagram, o del più “anziano” Factanza, con ben 673 mila followers, fondato nel 2019. Nessuna di loro è una testata registrata ma sono progetti che si prefiggono il fine di creare e condividere contenuti informativi, i quali si caratterizzano per la presenza di infografiche, storie, video e post ideati appositamente per i social media. Notiamo come le seguenti “redazioni” si occupino di curare anche il piano editoriale ideato per i social, come ad esempio Instagram, il quale rimane la piattaforma ideale per diversificare i contenuti. In questo periodo molte testate giornalistiche tradizionali, ad esempio “La Repubblica” e il “Corriere della Sera”, stanno utilizzando maggiormente TikTok che grazie alle sue logiche e affordances permette di giungere a un alto numero di individui.
Il fatto che sui social media stiano nascendo sempre più progetti editoriali distribuiti su varie piattaforme, consente ai giovani di avere una pluralità di opinioni e punti di vista su argomenti diversi. Questa esposizione diversificata aiuta i giovani nella formazione di un pensiero critico su determinate questioni e li sprona in un coinvolgimento attivo composto da discussioni aperte e da dibattiti su temi di un certo rilievo.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La campagna elettorale su TikTok: dall’engagement al collasso dei contesti
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Ennas |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Media, comunicazione digitale e giornalismo |
Relatore: | Lorenzo Ugolini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 121 |
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