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Un modello per la comunicazione delle Autorità Portuali: i casi del Porto di Salerno e del Porto di Napoli

All’interno di questa tesi, sono state analizzate le attività di comunicazione poste in essere attualmente dalle Autorità Portuali, con l’intento di raggiungere tre obiettivi:
1) la creazione di un testo di riferimento utile per gli operatori che si occupano della gestione delle attività di comunicazione all’interno delle Autorità Portuali;
2) l’identificazione, attraverso l’applicazione del modello del communication mix a due casi reali, dell’insieme di forme-mezzi e veicoli più adeguato per la gestione della comunicazione nelle Autorità Portuali;
3) l’individuazione di eventuali fattori di inadeguatezza nel processo di comunicazione attraverso l’applicazione del governance structure system model.

La ricerca sulla comunicazione delle Autorità Portuali rappresenta una risposta, in primis, alla mancanza di riferimenti in letteratura sulla comunicazione nei porti italiani. Nonostante, infatti, l’elevata complessità del contesto portuale e le differenti modalità con cui ciascuna Autorità Portuale gestisce l’attività di comunicazione, non è mai stato effettuato alcun tentativo di realizzare uno strumento univoco, in grado di coadiuvare gli enti di governo del porto in tale funzione.

La ricerca è stata effettuata presso l' Autorità Portuale di Napoli e di Salerno con diverse modalità:

a) attraverso un questionario sottoposto ai manager che si occupano della comunicazione, con l’obiettivo di avere un contributo diretto da parte di esperti che si occupano giornalmente delle attività di interesse della ricerca;
b) attraverso l’osservazione diretta di alcune delle attività poste in essere dagli enti;
c) attraverso l’analisi di documenti e materiali riguardanti le attività di comunicazione attuali e passate svolte dalle Autorità Portuali esaminate.

Per avere un raffronto diretto rispetto ai dati raccolti e un quadro più esaustivo sull’argomento, sono stati inoltre esaminati i siti web di tutte le Autorità Portuali italiane, in quanto questi rappresentano una fonte inesauribile di informazioni sulle attività di comunicazione svolte negli ultimi anni nei porti italiani.

La tesi si divide in tre capitoli. Nel primo capitolo è stato inquadrato l’oggetto della ricerca, il porto, e su tutti gli attori che in qualche modo si relazionano con tale contesto; in particolare il focus sarà incentrato sull’organo di governo dei porti, la Autorità Portuale. Viene descritta così la complessità del territorio-porto, ambito in cui l’ Autorità Portuale opera, attiva relazioni, e comunica. Inoltre viene raccontata la situazione attuale dei porti italiani e l’esperienza di governance della portualità italiana, attraverso la descrizione delle funzioni esercitate dall’organo di governo, l’Autorità Portuale, e la definizione delle figure e dei ruoli che si occupano di svolgere le varie attività all’interno dell’organizzazione. Tali figure e funzioni sono definite nella legge n.84 del 28 Gennaio 1994, che ci aiuterà nella comprensione del contesto analizzato. Sono state trattate infine, brevemente, le proposte di riforma di tale legge che vanno nella direzione di una maggiore autonomia finanziaria delle Autorità Portuali, che in futuro quindi potrebbero funzionare come delle vere e proprie imprese.
Nel secondo capitolo viene presentata la ricerca effettuata presso le Autorità Portuali di Salerno e di Napoli riguardo le attività di comunicazione poste in essere dai due enti. Si segnalano, all’interno del capitolo, le interviste realizzate a alla Dott.ssa Patrizia Senatore, responsabile dell’ufficio finanziamenti, promozione e statistiche dell’Autorità Portuale di Salerno, alla Dott.ssa Barbara Casolla, Med Cruise Operator, e alla Dott.ssa Emilia Leonetti, Responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Autorità Portuale di Napoli.
Il terzo capitolo contiene, infine, i risultati della ricerca: le informazioni ottenute presso le due Autorità Portuali analizzate, sono state messe a confronto e sintetizzate in un unico modello, contestualizzando all’ambito portuale alcuni concetti chiave della comunicazione d’impresa. Il modello fornisce un quadro generale delle attività di comunicazione delle Autorità Portuali, e si pone anche come un valido supporto all’attività di comunicazione. All’interno del capitolo è stato inoltre adattato un altro modello utile per la gestione della comunicazione per lo sviluppo dell’immagine e della reputazione, il Governance-structure-system model per i porti.
A conclusione dell’intero lavoro, è stato proposto lo schema adoperato per l’attività di ricerca e per realizzazione della tesi come un possibile modello utilizzabile dalle Autorità Portuali, ma anche da altre organizzazioni, per l’analisi della propria attività di comunicazione, per individuare possibili inadeguatezze e per migliorare l’attività di pianificazione. La mancanza totale di una fase di valutazione degli effetti della comunicazione, dovrebbe spingere infatti le Autorità Portuali a riconfigurare l’intero processo.

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4 INTRODUZIONE La legge n. 84 del 28 gennaio 1994 1 , unanimemente considerata una buona legge che ha avuto effetti positivi sulla portualità italiana, assegna alle Autorità Portuali il compito, tra gli altri, di “promozione delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti 2 ”. Le Autorità Portuali, in quest‟ottica, hanno il compito di comunicare il porto e le sue caratteristiche all‟esterno; inoltre in qualità di enti pubblici e di organi di governo del porto, le Autorità Portuali si relazionano e comunicano con un numero elevatissimo di attori; lo svolgimento di una buona attività di comunicazione può comportare dunque un‟attività di governo dei porti più efficiente ed efficace. La ricerca sulla comunicazione delle Autorità Portuali rappresenta una risposta, in primis, alla mancanza di riferimenti in letteratura sulla comunicazione nei porti italiani. Nonostante, infatti, l‟elevata complessità del contesto portuale e le differenti modalità con cui ciascuna Autorità Portuale gestisce l‟attività di comunicazione, non è mai stato effettuato alcun tentativo di realizzare uno strumento univoco, in grado di coadiuvare gli enti di governo del porto in tale funzione. Le proposte di legge sulla nuova riforma portuale, inoltre, vanno nella direzione di trasformare le Autorità Portuali in organizzazioni finanziariamente autonome; in funzione di tale prospettiva esse avranno bisogno di modificare i processi di gestione delle proprie attività, tra cui la comunicazione. Lo studio qui condotto è nato, dunque, dopo aver riscontrato tali esigenze e in virtù di tali necessità va interpretato il tentativo di ricondurre la comunicazione delle Autorità Portuali alla comunicazione d‟impresa. Per dare alla ricerca un supporto concreto, così, sono state considerate le realtà più vicine, i porti di Salerno e di Napoli, con le rispettive Autorità Portuali. Si è partiti dall‟idea di “scattare” una sorta di “fotografia” delle attività di comunicazione svolte dai due enti, in modo da evidenziarne analogie e differenze, e per verificare l‟effettiva possibilità di contestualizzare all‟ambito portuale i concetti e modelli 1 Legge del 28 gennaio 1994, n. 84, Riordino della legislazione in materia portuale. 2 L. 84/94,art. 6, c. 1, lett. a.

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Informazioni tesi

  Autore: Roberto Reale
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Comunicazione d'impresa e pubblica
  Relatore: Alfonso Siano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 127

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