Senza dubbio questo procedimento è di fondamentale importanza in quanto
determina la qualità del personale che opererà nell’impresa, ma al tempo stesso
non è il passo conclusivo relativo alla gestione delle risorse umane.
Il soggetto dovrà essere fin da subito indirizzato dall’impresa ad una certa
mentalità comune all’organizzazione per riuscire meglio nella fase di
inserimento, oltre che costantemente aggiornato a seconda dei fabbisogni
formativi riscontrati dall’impresa.
E’ infatti più difficile fornire una scomposizione così netta della formazione,
fase in cui l’impresa ambisce a “dare una forma” al personale, spesso con
l’intento di dare ai nuovi individui un bagaglio di conoscenze condivise
all’interno dell’organizzazione, così da rendere più omogeneo il gruppo di
lavoro.
Oltre alle classiche lezioni universitarie ho inoltre avuto l’opportunità di
assistere ad un seminario di integrazione al corso accordato con l’impresa di
formazione e consulenza Tama, durante il quale il Prof. Massimo Tommolillo
ha esposto brevemente le caratteristiche del proprio mestiere di formatore di
professionisti.
Nel fare ciò, quello che più mi ha colpito e incuriosito è stato il continuo
riferimento al gioco come metodo fondamentale per trasmettere conoscenze
anche e soprattutto di fronte a persone adulte e manager affermati.
A queste esperienze teoriche ho poi potuto affiancare una attività di stage
esterno all’università, presso l’ente di formazione di Confartigianato Form.Art,
con sede a Reggio Emilia, svolgendo l’attività di tutor e affiancando i docenti
durante le lezioni.
Anche qui ho riscontrato una netta conferma da parte sia dei metodi didattici
utilizzati, sia parlando con gli stessi docenti, della centralità data al gioco e
dell’importanza che questo ricopre indistintamente quando i discenti sono
giovani apprendisti o quando in aula si trovavano esperti ed affermati manager
del territorio reggiano.
5
La formazione
Obiettivi
La formazione è ritenuta da molti il miglior investimento a breve, medio e
lungo termine, sia per i membri dell’impresa che per l’impresa stessa; obiettivo
primario della formazione è senza dubbio l’apprendimento, inteso come
processo continuo e graduale, frutto anche dell’elaborazione attiva
dell’esperienza.
Chi ricorre alla formazione è solitamente l’organizzazione o il singolo
professionista che sentono il bisogno di riorganizzare le proprie conoscenze
oltre che di approfondire ed aggiornare le competenze di un gruppo o di un
singolo individuo.
Coloro che fanno ricorso alla formazione lo fanno solitamente per motivi quali:
• introdurre nel mondo del lavoro personale neoassunto;
• riqualificare ed aggiornare personale già presente in azienda, magari di fronte
all’avvento di nuove tecnologie o di semplici sviluppi di una tecnologia già
conosciuta;
• altrimenti si può fare riferimento alla formazione nel caso in cui si decida di
rientrare nel mondo del lavoro.
Parlando di formazione diverse sono le sfumature che possono essere
analizzate ma ritengo utile fornire innanzitutto qualche definizione sintetica del
concetto facendo riferimento ad alcuni volumi che ho letto.
Partendo da molto lontano e volendo dare una definizione molto generale di
formazione, quello che scrive Galimberti riguardo alla formazione è: processo
teso allo sviluppo compiuto dall'individuo sia in termini di personalità
psicologica sia in termini professionali (Galimberti, 1992).
Entrando più nello specifico Massimo Bruscaglioni, esperto formatore
appartenente all’ AIF (Associazione Italiana Formatori), ritiene la formazione
professionale un intervento, finalizzato ed organizzato, sulla cultura
professionale di individui e di gruppi,attraverso la metodologia
dell’apprendimento consapevole (Bruscaglioni, 1997).
Ciò che emerge da queste seppur sintetiche definizioni sono aspetti che ritengo
molto importanti per chiarire l’importanza della formazione.
6
Innanzitutto viene chiarito come il processo di formazione professionale non
possa essere scisso e diviso dalla crescita e dallo sviluppo della persona intesa
in termini personali e psicologici. Inoltre l’attenzione viene portata anche sul
fatto che la formazione non possa essere intesa come un intervento puntuale nel
tempo, quanto invece di un percorso, di un processo che prima di tutto deve
essere ben organizzato e pianificato prima di essere messo in atto.
Questo implica infatti che alle spalle di una buona formazione vi siano altre
attività di pari importanza che devono essere fatte rientrare nel concetto di
formazione.
Solitamente le imprese e le organizzazioni che decidono di ricorrere alla
formazione del personale lo fanno esternalizzando questo processo, facendo
così riferimento ad associazioni specializzate nella formazione del personale.
Spesso accade che chi si rivolge ad un ente di formazione non ha le idee chiare
e nitide su quali sono le necessità e i limiti da migliorare presenti nella propria
organizzazione e per questo è necessario che come prima cosa avvenga
un’analisi dei fabbisogni formativi.
In secondo luogo verrà, sulla base di quanto riscontrato in fase di analisi,
redatto un progetto di riferimento che dovrà essere seguito nel corso del
periodo formativo.
A seguito della fase vera e propria di formazione, ovvero l’erogazione, non è
da tralasciare la fase di valutazione di ciò che è stato fatto, operando un
confronto tra quanto pianificato e quanto effettivamente svolto. Analizziamo
ora in maniera più approfondita queste 4 fasi che vanno e comporre il processo
formativo.
L’analisi dei fabbisogni formativi è una fase fondamentale per la buona
realizzazione di un progetto. Da questa fase dipende, non tanto la qualità e la
chiarezza dell’erogazione del servizio, quanto invece il grado di puntualità ed
efficacia dell’intervento formativo.
E’ vero infatti che da una buona analisi delle esigenze dell’organizzazione
dove si dovrà operare, dipende la capacità di capire su quali aspetti focalizzare
le lezioni in modo più deciso e quali invece tralasciare. Si tratta di prestare
attenzione alle esigenze del consumatore (in questo caso i dipendenti e
l’organizzazione stessa) al fine di riscontrare un buon livello di soddisfazione
(il personale nota e apprezza il valore del corso di formazione), condizione
7
basilare per portare ad un atteggiamento di fedeltà (sia l’organizzazione che i
singoli soggetti saranno più propensi ad affrontare nuovo corsi o nuove attività
formative). L’analisi dei fabbisogni può essere svolta su 3 livelli differenti
(distinzione fornita da Mc Gehee e Thayer, 1961):
• Livello dell’organizzazione (politiche, mission);
• Livello del compito (job analysis);
• Livello della persona (valutazione della prestazione).
La prospettiva di analisi può infatti considerare le politiche, gli obiettivi e la
cultura organizzativa se mira a definire un assetto più generalizzato, indicato
per tutta l’impresa.
Se invece ad essere valutato è l’insieme di caratteristiche relative ad una
mansione allora l’attenzione si sposta su un insieme più limitato di persone,
persone accomunate dallo stesso compito lavorativo e che per questo possono
essere ricondotte ad una tipologia comune di formazione che segue i risultati
forniti dalla job analysis che definisce l’insieme delle conoscenze necessarie
per l’esecuzione di quel determinato compito.
Ancora più analitico è il terzo livello elencato precedentemente in quanto si
sofferma sull’analisi del singolo individuo, senza considerarlo parte di un
gruppo o di una organizzazione.
Lo studio dei fabbisogni formativi avviene in questo caso nel modo più mirato
possibile, analizzando cioè le caratteristiche personali e psicologiche
appartenenti ad un singolo individuo servendosi anche della valutazione data
dai superiori, dell’analisi degli incidenti critici e delle autovalutazioni.
Sicuramente appare evidente che i 3 livelli appena descritti siano stati riportati
secondo un grado crescente di profondità di analisi, il che comporta anche un
progressivo aumento della complessità e spesso anche del costo dell’intervento.
Nella stessa direzione si sposta anche un altro indicatore, ovvero il grado di
precisione dell’intervento e del relativo livello di soddisfazione.
E’ chiaro che un individuo ha maggiori probabilità di rimanere positivamente
colpito da un programma di formazione redatto dopo una attenta analisi delle
sue caratteristiche, piuttosto che a seguito di un corso plasmato sulle esigenze
di tutte le persone che svolgono la sua stessa mansione.
8
Come ho già detto segue alla fase di analisi quella di progettazione, nella quale
si tende a definire in maniera più precisa e pratica le considerazioni emerse
dall’analisi dei fabbisogni formativi, cercando di creare un programma che farà
da riferimento nella successiva erogazione.
La fase centrale del processo di formazione è evidentemente quella che
prevede l’atto vero e proprio dell’insegnamento: l’erogazione.
Con queste poche parole la prima immagine che spesso si ha davanti agli occhi
è l’idea di una lezione tenuta da un docente o da un esperto in materia in un
aula composta da un gruppo di alunni.
Quello che invece vorrei fare emergere con questa tesi è la varietà di modi con
cui un docente può trasmettere conoscenze prestando attenzione particolare alla
tecnica del gioco.
Formazione “on the job”
Esiste infatti una prima distinzione sulle modalità principali di “fare
formazione”: ovvero la formazione sul posto di lavoro e la formazione al di
fuori del posto di lavoro.
Fare formazione sul posto di lavoro presenta a sua volta diverse modalità tra le
quali il formatore ha la possibilità di scegliere:
• durante il lavoro;
• procedurale;
• parallela;
• rotazione;
• apprendistato;
• affiancamento.
Tutte queste tipologie di formazione “on the job”, pur essendo decisamente
diverse l’una dall’altra, presentano alcune caratteristiche comuni.
Tra i vantaggi di queste tecniche di formazione sul posto di lavoro possiamo
annoverare sicuramente l’aspetto del realismo, con il quale il discente dovrà
confrontarsi e rapportarsi.
Questo aspetto torna senza dubbio a favore dell’insegnamento in quanto ricrea
in maniera assolutamente fedele il clima reale dell’ambiente di lavoro nel quale
il lavoratore dovrà poi effettivamente operare.
9