Günther Anders e il problema della tecnica. Dal dislivello prometeico all'intelligenza artificiale
Forse mai nessun filosofo, prima di Günther Anders, ha mai messo in dubbio con tanta veemenza il fatto che ci saranno o ci debbano essere uomini.
La nostra riflessione sul rapporto-scarto tra l’uomo e la tecnica parte da qui.
La data del 6 agosto del 1945, che il filosofo G. Anders definisce il giorno zero, segna la svolta epocale dell’umanità, ossia quel passaggio nella riflessione andersiana che dalla possibilità di pensare ad un “uomo senza mondo”, alla luce di opere quali, L’Emigrante e Patologia della libertà, sia possibile pensare ad un “mondo senza uomo”, oggetto di riflessione delle sue opere più mature, quali l’Uomo è Antiquato e il Mondo dopo l’uomo.
Dal giorno zero, l’umanità ha i mezzi tecnici per poter pensare all’autodistruzione. L’auto-sabotaggio e l’auto-degradazione sono alla base della logica della reificazione, del passaggio dall’Homo faber all’Homo materia e alla condizione che Anders chiama “esperienza del mostruoso”.
Abbiamo analizzato la necessità di ricorrere alla fantasia morale per superare gli esiti connessi a ciò che Anders chiama dislivello prometeico, per comprendere le conseguenze, in un mondo dominato dalla tecnica, delle nostre azioni smisurate e recuperare l’umanità nel mondo delle macchine.
Emblematico è il caso Claude Eatherly, colui che fa le veci dell’uomo moderno e simbolo, per Anders, della responsabilità.
Da qui la nostra riflessione si è spostata sul panorama tecnologico contemporaneo e sui problemi di natura etica legati al conferimento di “caratteristiche umane” alle macchine, che appaiono dotate di autonomia operativa, nonché su questioni che spaziano dalle intelligenze artificiali alla possibilità di un biopotenziamento morale.
Per la prima volta nella storia è possibile modificare e alterare la nostra specie per crearne una nuova. A questo proposito, la parte conclusiva del lavoro prende in esame le riflessioni di Noah Harari e Francis Fukuyama sul transumanesimo e alla possibilità di “un Mondo nuovo” nonché di un “oltreuomo”, ossia l’Homo deus.
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Informazioni tesi
Autore: | Noemi Bova |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze filosofiche |
Corso: | Etica delle professioni |
Relatore: | Serena Vantin |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 124 |
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FAQ
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