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Ricerca sui fondamenti dell'ontologia di Heidegger. Analisi topologica.

Attraverso l'utilizzo di un metodo topologico, ispirato da alcuni strumenti base dell'indagine analitica (mereologia, distinzione carnapiana tra questioni interne ed esterne, relativismo ontologico di Quine), l'elaborato si occupa delle "regioni fondazionali" nel sistema ontologico heideggeriano; le problematiche dell'oggettualità e della "definizione", la costituzione degli ambiti organizzativi di matrice husserliana, le ripercussioni "quantitative" del processo di interpretazione nel contesto di un più generale quadro di categorizzazione logica, la scomposizione dell'ambito ontologico puro nei suoi settori di base attraverso l'analisi di ciò che Heidegger definì (ad un livello più avanzato) "totalità dell'ente", i rapporti di tale ambito con la dimensione logica in quanto tale. Lo scopo è quello di "quantificare" fin dove possibile l'ontologia di Heidegger, avvicinandola, senza tradirne l'alfabeto (essenzialmente ermeneutico, o pre-ermeneutico), ad un modello ipotetico di ontologia formale. Attraverso l'assunto topologico di base, si fa corrispondere ad ogni asserzione ontologica di Heidegger (opportunamente contestualizzata) un immaginario frammento spaziale dell'intera topologia del suo sistema; vengono individuate 16 asserzioni topologiche, e alcune costanti irriducibili nello spazio complessivo. Tale indagine neutrale e "quantitativa" consente un avvicinamento comparativo alle teorizzazioni di Carnap, che, come noto, assunse posizioni esplicite in merito all'insensatezza dell'ontologia e della metafisica "tradizionali". Si evidenzia altresì come, e perchè, Heidegger tenda a bypassare il problema, centrale invece in Carnap, dell'inserimento di nuove entità in un qualsivoglia sistema ontologico, preferendo una definizione "astrattiva" e "categoriale" di "entità" ad una invece "sintattica" e "variabilistica". L'apparato di note fa continui accenni e riferimenti a tematiche parallele in ontologia analitica, oltre a presentare accostamenti (suffragati da citazioni di voci autorevoli) tra Heidegger e autori non prettamente ermeneutici (Quine, Meinong, in primis).

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2 Introduzione 1.a Topologia ontologica: quadro generale Sarà proposta di seguito la possibilità di applicare il concetto di topologia ad un sistema ontologico (più semplicemente ad una ontologia). Innanzitutto, la domanda: cos’è la topologia? Essa è una branca della matematica ed è definita come lo “studio delle proprietà delle figure geometriche che persistono anche quando le figure sono sottoposte a deformazioni così profonde da perdere tutte le loro proprietà metriche e proiettive”1. Alcune delle più importanti proprietà della topologia riguardano le trasformazioni topologiche: “una trasformazione topologica di una figura A in un’altra figura A’ è determinata dalla corrispondenza p ↔ p’ tra i punti p di A e i punti p’ di A’ che gode delle seguenti proprietà: 1. la corrispondenza è biunivoca. Questo significa che a ogni punto p di A corrisponde uno e un solo punto p’ di A’, e viceversa; 2. la corrispondenza è continua nei due versi. Questo significa che se si prendono due punti p e q di A e si fa muovere p in modo che la sua distanza da q tenda a zero, la distanza tra i punti p’ e q’ di A’ tende anche a zero e viceversa”2. Cosa si intende qui per topologia? Ossia, come e in che modo la topologia può essere applicata ad un sistema ontologico? Semplicemente modificando il suo oggetto in un oggetto voluto, ossia un sistema ontologico. Le definizioni precedenti suonerebbero così: I. l’indagine topologica di un’ontologia è lo studio delle proprietà di un sistema ontologico che persistono anche quando il sistema è sottoposto a decostruzioni così profonde da perdere tutte le sue proprietà sistemiche e quantitative; (definizione generale dell’indagine topologica di un’ontologia) II. una decostruzione topologica di un sistema ontologico in un altro sistema ontologico è determinata da una corrispondenza tra le rispettive assunzioni che gode delle seguenti proprietà: 1. la corrispondenza è costante. Questo significa che ciascuna ontologia è configurata da un numero finito di assunzioni corrispondenti in modo costante alla configurazione finita di una qualsiasi altra ontologia; 2. la corrispondenza è continua. Questo significa che la proliferazione di assunzioni in un’ontologia non pregiudica il punto 1. (definizione del limite e della riducibilità di un sistema ontologico) Risulta chiaro che un’analisi topologica del genere non è altro che l’ispezione, l’analisi, il mappamento di un sistema ontologico. 1 R. Courant e H. Robbins, Che cos’è la matematica?, I. Stewart (a cura di), Bollati Boringhieri, 2007, pag. 299. 2 Ivi, pag. 306.

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