Skip to content

Espressioni della moda: dall’affermazione del Made in Italy all’antimoda

Negli ultimi sessant'anni ha avuto luogo in Italia un impressionante cambiamento di segno della cultura del vestire: dall’abito come preciso, anche rigido, segno rappresentativo di classe sociale, all’abito prima come antimoda, poi come gioco e libera espressione personale. Ma la storia del costume, intesa come modo di vestire, richiede una tale vastità di indagini che la si può considerare come il tessuto connettivo della storia sociale, politica ed economica, in cui affonda le sue radici.

Oggi la moda è divenuta un fenomeno sociale di portata vastissima, in grado di condizionare gusti, scelte e comportamenti dei consumatori di mezzo mondo. La presenza della moda nella società è efficacemente testimoniata dall’attenzione che le dedicano i media, i quali non perdono occasione per documentare sfilate, novità stagionali, stranezze, particolarità uscite dalla virtuosa matita dei creatori. Ma spazio altrettanto significativo è quello conquistato dalla moda nelle pagine economiche di quotidiani e settimanali, nonché nei periodici specializzati nell’analisi dell’economia. E se c’è un paese che ha fatto della moda uno dei settori più vitali dell’economia quello è proprio l’Italia che si è imposta, in questo campo, come la patria del buon gusto e della creatività, raggiungendo e superando un competitore temibile quale la Francia. Abbagliati da tale e tanta visibilità conferita dagli innumerevoli riflettori mediatici costantemente puntati sul mondo della moda, si fatica ad immaginare che non si tratta di un fenomeno nuovo, ma del punto di arrivo di una evoluzione plurisecolare fatta di innovazioni e di mutamenti, ma anche di continui e frequenti ritorni.

Bisogna promuovere l’oggetto di moda a materiale storico e storico-artistico; a documento della storia del gusto e delle mentalità.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 Introduzione Negli ultimi cinquant’anni ha avuto luogo in Italia un impressionante cambiamento di segno della cultura del vestire: dall’abito come preciso, anche rigido, segno rappresentativo di classe sociale, all’abito prima come antimoda, poi come gioco e libera espressione personale. Ma la storia del costume, intesa come modo di vestire, richiede una tale vastità di indagini che la si può considerare come il tessuto connettivo della storia sociale, politica ed economica, in cui affonda le sue radici. Infatti già prima che il vocabolo “moda” (dal francese mode, sebbene la sua radice sia il latino modus) fosse entrato a far parte della lingua 1 , non si può dire che il fenomeno non esistesse. Secondo una consolidata tradizione storiografica, le origini della storia della moda risalirebbero al XIV secolo, periodo in cui, a partire dalla corte Borgogna, comincerebbe a emergere una sensibilità nuova rispetto al passato nei confronti dell’abbigliamento e delle sue caratteristiche distintive. Non vi è dubbio che le corti rinascimentali, centri di produzione e diffusione della più raffinata cultura artistica e letteraria, si fossero imposte anche come le sedi in cui venivano definiti i canoni del buon gusto in materia di abbigliamento. Non stupisce infatti che Baldassarre Castiglione 2 , impegnato a delineare il modello del perfetto cortigiano, abbia dedicato attenta considerazione all’abito. In questa prospettiva l’abito assumeva una precisa funzione, quella di definire l’immagine di chi lo portava, presentandolo agli interlocutori, i quali potevano così rendersi immediatamente conto dello status di colui che si trovavano dinanzi. Sin dalle sue origini, infatti, la moda va riferita a quelle classi sociali che hanno mezzi e tempo per dedicarsi alla raffinatezza del vestire, ossia a quel gruppo, formato dall’aristocrazia e dalla borghesia, che si può definire “classe agiata”. Il vestito simboleggiava, quindi, la posizione sociale di chi lo indossava e in molti 1 Il vocabolo “moda” comincia ad essere utilizzato intorno alla metà del Seicento. R.Pisetzky-Levi, Il costume e la moda nella società italiana, Torino 1978, p.5. 2 Baldassarre Castiglione. 1478-1529. Uomo di corte, si occupò soprattutto di politica e dilplomazia, ma anche di letteratura. La sua fama è legata a Il libro del cortigiano. Ivi, p.66 e p.206.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi