Gli aspetti ludici del lavoro
Nel corso dell’ultimo secolo il mondo del lavoro è cambiato radicalmente, ma non altrettanto radicalmente è cambiata la cultura ad esso connessa. Le organizzazioni aziendali, fondate sui rigidi modelli industriali di inizio secolo stentano ad evolvere verso una più proficua ricerca dell’armonia tra attività lavorativa e le altre attività vitali. Questa tesi parte, dunque, dall’assunto che il malessere sul lavoro sia una contingenza legata al modello industriale, che perdura oggi a causa di questo scarto culturale. Tuttavia, proprio il benessere economico raggiunto con l’industrializzazione ha permesso a molti di emanciparsi dalla povertà e dalla miseria, permettendo loro di focalizzare l’attenzione verso i bisogni più evoluti dell’uomo quali la socialità, la valorizzazione del proprio tempo, la realizzazione personale. Questo non ha portato però ad un rifiuto totale del lavoro, in quanto l’attività lavorativa possiede una “doppia natura”. Non è solo alienazione ma anche realizzazione; non solo massificazione ma anche identità; non solo condanna ma anche scelta; pertanto ad essere cambiate sono soprattutto le motivazioni che spingono al lavoro.
L’attività lavorativa è solo una delle manifestazioni della più generale attività umana; per dimostrare che il lavoro è per l’uomo ben più che un mezzo per procurarsi da vivere, saranno messi a confronto due aspetti della vita che sono stati sempre considerati antitetici: il gioco e il lavoro.
Al fine di osservare se e come queste due attività si assomiglino, sono stati presi in esame i loro aspetti in comune, come il ruolo delle regole, la leadership, la creatività, la spontaneità, l’antagonismo, la drammatizzazione. Ritenendo effettiva, dopo tale confronto, l’esistenza di alcuni aspetti comuni tra le due attività, sono stati presi in considerazione quegli elementi del contesto organizzativo – livello di alienazione, di socialità e di agiatezza - che potrebbero favorire la compenetrazione tra le due attività; questi tre elementi sono stati posti in relazione ai diversi aspetti ludici del lavoro al fine di valutare “se” e “in che modo” questi ultimi vengano influenzati. Per cercare una conferma empirica a tale ipotesi e comunque per cercare di dare un significato reale al termine “approccio ludico al lavoro”, è stato messo a punto un questionario a risposta chiusa riguardante la percezione che i lavoratori hanno della propria attività; il questionario è stato poi compilato da un campione di dipendenti della Itelwire, una grande azienda operante nel terziario.
Dopo aver confermato l’effettiva esistenza di una relazione tra contesto lavorativo e aspetti ludici del lavoro, il presente studio si conclude con alcune proposte volte a favorire, a livello organizzativo, la compenetrazione tra gioco e lavoro, che si ritiene possa apportare un vantaggio sia ai lavoratori che all’azienda.
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Iacobucci |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Patrizio Di Nicola |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 104 |
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