STUDIARE IN AUSTRALIA
L’Australia è una delle mete più sognate dagli studenti per fare un’esperienza di studio all’estero. Oltre alle spiagge, all’oceano e agli spazi sconfinati, nella patria dei koala e dei canguri è possibile trovare anche decine di valide offerte formative, anche se spesso il problema è capire qual è la soluzione migliore per le proprie esigenze.
Proprio a questo scopo è nata Go Study Australia, un’agenzia con tre sedi in Europa (Barcellona, Madrid e Milano) che offre consulenze gratuite a studenti provenienti da tutte le parti del mondo per studiare e lavorare in Australia, attraverso la rete di uffici presenti in territorio australiano e a livello internazionale.
Go Study Australia permette di scegliere tra un vasto spettro di corsi post universitari offerti dalle 39 università australiane, che assegnano il "Graduate Certificate" (da sei mesi a un anno), il "Graduate diploma" o il "Master degree" (da 1 a 2 anni), corrispondenti ai nostri Master e diplomi di specializzazione universitaria.
Ecco un elenco degli atenei più prestigiosi: l’Australian National University, che si caratterizza per una predominanza della ricerca sull'insegnamento e un'ampia offerta di borse di studio anche per studenti stranieri; l'Università di Sydney, il più antico ateneo australiano e anche il più caro, con tasse di iscrizione a partire da 10 mila dollari australiani; l’Università di Melbourne, che comprende al suo interno una scuola d’arte e una business school; l’Università di Adelaide, con una forte impronta internazionale, che vanta tra i suoi ex allievi due Premi Nobel; e, infine, la Monash University, probabilmente la più prestigiosa e di certo la più grande di tutta l’Australia, con ben sei campus nello stato di Victoria e una presenza internazionale nei diversi continenti.
Tra i vari servizi offerti, da segnalare quello della selezione dei corsi accademici, oltre all'assistenza nella ricerca di un lavoro. La gamma di corsi di studio tra i quali è possibile scegliere, infatti, è molto vasta: dai corsi di inglese - General English, IELTS, Business English, Academic English - fino a centinaia di corsi cosiddetti Vocational, quali corsi di Business, Design, Informatica, Marketing, Turismo, Hospitality e tanti altri.
Alcune cose da sapere per chi vuole studiare in Australia
Studiare all’estero tramite la propria università non è poi così difficile come molti immaginano. Oltre alle varie borse di studio del programma Erasmus, le università italiane mettono a disposizione dei propri studenti altri strumenti per poter studiare viaggiando, come l’ Exchange Student Program.
Proprio grazie a questo programma di studi Elisa Paravidino, studentessa italiana di laurea specialistica a Bologna, è riuscita a fare un'esperienza di studio universitario niente meno che a Melbourne, in Australia, come ha raccontato in un’intervista rilasciata al sito Italiansinfuga.com.
L'ateneo bolognese ha svolto un ruolo determinante nell’organizzare e semplificare il suo soggiorno studio. "Sono stata aiutata moltissimo dalla mia università italiana", ha raccontato Elisa. "In pratica, tutto quello che ho dovuto fare è stato scrivere il codice dell'Università di Melbourne nel test di inglese, in questo modo tutto è stato automatico. Un paio di mesi prima della partenza ho ricevuto una lettera ufficiale di accettazione e con questa ho potuto fare il visto online".
Le testimonianze dirette degli studenti che hanno già affrontato questo tipo di esperienze ricoprono un ruolo molto importante per chi è in procinto di partire o per chi è intenzionato a fare domanda. Oltre a incoraggiare chi magari ha ancora qualche dubbio, infatti, i consigli di chi ha già intrapreso un corso all’estero possono chiarire molti dubbi relativi a come vivere in un Paese straniero.
Innanzitutto la conoscenza della lingua del Paese ospitate è il presupposto di partenza affinché l’esperienza possa rivelarsi positiva. Nel caso di Elisa, sapere molto bene l’inglese è stato non solo un vantaggio che le ha facilitato la vita, ma anche un lasciapassare non trascurabile al momento della valutazione della candidatura. “Per poter partecipare al programma era necessario passare un test di inglese, IELTS o TOEFL”, ha spiegato Elisa. “Io ho deciso di fare il secondo solo perché era più comodo per me. Quindi in teoria dovevo sapere l’inglese già discretamente, ma devo dire che l’impatto con l’accento australiano è stato abbastanza duro”.
L'Università australiana funziona in maniera differente rispetto a quella italiana, ed è molto simile a quella anglosassone. Infatti, è possibile scegliere più corsi nel dipartimento di riferimento (Elisa era iscritta al dipartimento di Arts, il nostro equivalente umanistico) e, su richiesta, è possibile frequentare anche corsi di altri dipartimenti. Un'opportunità che permette di sperimentare diversi metodi di insegnamento, con qualche delusione e qualche sorpresa.
Le differenze rispetto al sistema italiano riguardano anche lo svolgimento dell’anno accademico. Il primo semestre inizia a marzo mentre il secondo prende il via ad agosto. I semestri in realtà durano solo 12/15 settimane più un periodo successivo riservato agli esami.
Per molti corsi di studio non esiste l'esame finale, ma è sufficiente presentare una tesina da consegnare una settimana circa dopo la fine del periodo di insegnamento. Queste tesine costituiscono il punto di partenza per il voto, integrato anche da una serie di lavori durante il corso e dalla presenza in aula.
Secondo Elisa, l'università australiana è più simile alla nostra scuola superiore: "Sei molto seguito dai professori, si segnano persino le assenze. Tendono ad essere molto buoni con i voti e molto disponibili a confrontarsi con gli studenti anche per questioni pratiche".
Uno dei temi che stanno più a cuore a chi sta per intraprendere un’esperienza di studio all’estero riguarda senza dubbio il budget da preventivare: i costi non sono affatto da trascurare per una permanenza di lungo termine. Nella sua intervista, Elisa ha affermato che l’affitto è la voce di spesa più onerosa: "Molto indicativamente una stanza in una casa condivisa può costare dai 500 dollari australiani in su. È difficile mettere un limite, si trova davvero di tutti i prezzi". Le bollette, invece, solitamente sono meno care, considerando però sempre l'utilizzo che si fa e in quanti si riesce a dividere la casa. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, Elisa ha ammesso che si tratta di un capitolo a parte. I costi dell'abbonamento a Melbourne, infatti, variano se si è studenti locali o stranieri. I primi hanno diritto ad uno sconto che permette loro di pagare per tutti i mezzi pubblici di trasporto solo 50 dollari, mentre i secondi arrivano a pagare quasi il doppio. Sul versante del divertimento, invece, Elisa ha detto: "Ho la percezione che qui si spenda un po' meno, ma forse anche perché, volendo risparmiare, badavo poco alla qualità. A Melbourne c'è poi l'ottimo Queen Victoria Market che aiuta moltissimo nelle economie. Le bevande alcoliche sono molto più care in Australia, mentre uscire a mangiare fuori è molto conveniente. Si può mangiare bene spendendo 12 dollari a testa".
Uno dei primi consigli pratici indirizzati a tutti coloro che vogliono seguire le orme di Elisa è contattare l’Ufficio Relazioni Internazionali della propria università italiana per informarsi sui programmi di scambio attivati e sugli atenei partner.