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Uno studio empirico sui canali di diversificazione del rischio: il caso dei paesi dell'Unione Monetaria Europea

Il presente lavoro tenta di quantificare l’estensione del risk sharing tra i paesi europei, di identificare i canali attraverso i quali il rischio è condiviso nonché di individuare l’esatto ruolo di ciascun canale nello smoothing internazionale degli shock sull’output.
L’analisi è svolta per i paesi appartenenti all’Unione Monetaria Europea poiché i meccanismi per ottenere l’assicurazione del reddito e lo smoothing del consumo sono essenziali per la stabilità di un’unione monetaria. Tale studio riguarda, in particolare, l’individuazione dei principali canali per la diversificazione dei rischi tra i paesi dell’EMU su due diversi sottoperiodi di notevole interesse, ovvero 1968-1992 e 1993-2001, in quanto rappresentanti le fasi fondamentali dell’integrazione europea.

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Introduzione L’incertezza sugli shock che possono verificarsi induce i soggetti ad assicurare ex-ante il proprio reddito per tentare di ridurne la varianza nel tempo. Di fronte poi a variazioni temporanee del reddito che non sono state assicurate, i consumatori razionali intraprendono il consumption smoothing al fine di redistribuire nel tempo gli effetti delle fluttuazioni del reddito sul consumo. In caso di completa condivisione del rischio entrambi i comportamenti (di assicurazione del reddito e di smoothing del consumo) sono intrapresi. L’idea di base del risk sharing è che la massimizzazione dell’utilità da parte di soggetti razionali comporti sia un profilo temporale del consumo meno variabile del profilo temporale dei redditi di un singolo agente, sia la capacità di ciascun agente di redistribuire nel sistema i propri rischi idiosincratici in ciascun periodo di tempo. In pratica i soggetti operano sia una ripartizione temporale dei propri redditi impiegati in consumi, sia una ripartizione inter-personale. Si configurano quindi come comportamenti di risk sharing tutti quelli che puntano a neutralizzare gli effetti di shock idiosincratici sulla dinamica dei consumi. A tal fine si può far ricorso al mercato delle attività (ad esempio, impiegando il proprio portafoglio in azioni collegate ad attività diversificate sul territorio), al mercato del credito (ad esempio, assumendo posizioni creditorie o debitorie a seconda del tipo di shock che colpisce il reddito), agli interventi di politica economica (ad esempio, facendo affidamento a manovre redistributive e di sostegno anticiclico della domanda). L’assicurazione del reddito e il consumption smoothing hanno però un’efficacia diversa a seconda che gli shock che colpiscono il reddito siano transitori o duraturi. Se gli shock sono transitori, il consumption smoothing è un sostituto dell’assicurazione del reddito, mentre se gli shock sono fortemente duraturi il consumption smoothing non sostituirà l’assicurazione del reddito e gli shock che non sono assicurati ex-ante non saranno assorbiti ex-post. In quanto concernente entrambi i comportamenti l’ipotesi di completo risk sharing suggerisce la

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Parole chiave

mercati finanziari
risk sharing
unione monetaria europea
integrazione monetaria europea
shock economici
diversificazione del rischio
condivisione del rischio

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